“Il futuro” poesia di Gianni Rodari: regalare sogni facili
“Il futuro”

“Il futuro, credetemi,
è un gran simpaticone,
regala sogni facili
a tutte le persone.
«Sarai certo promosso»
giura allo scolaretto.
«Avrai voti lodevoli,
vedrai, te lo prometto».
Che gli costa promettere?
«Oh, caro ragioniere,
di cuore mi congratulo;
lei sarà cavaliere!».
«Lei che viaggia in filobus,
e suda e si dispera:
guiderà un’automobile
entro domani sera».
«Lei sogna di… far tredici?»
Ma lo farà sicuro!
Compili il suo pronostico
ci penserà il futuro!
Sogni, promesse volano…
Ma poi cosa accadrà?
Che ognuno avrà il futuro
che si conquisterà.”
Gianni Rodari nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d’Orta in cui i genitori originari della Val Cuvia nel Varesotto si trasferiscono per lavoro.
Nel 1960 incomincia a pubblicare per Einaudi e la sua fama si diffonde in tutta Italia.
Il primo libro che esce con la nuova casa editrice è Filastrocca in cielo ed in terra nel 1959. Solo nel 1962-63 raggiunge una certa tranquillità economica grazie alla collaborazione a La via migliore e a I quindici.
Dopo una breve esperienza di insegnamento elementare, ha lavorato come giornalista all’”Unità” e a “Paese Sera”, e ha scritto per l’infanzia, curando anche alcuni programmi per bambini della Rai. I suoi libri hanno avuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti, fra cui il prestigioso Premio Andersen (1970), assegnato in Italia ad alcune letture per ragazzi.
Al ritorno da un viaggio in Urss Gianni Rodari nel 1979 comincia ad accusare i primi problemi circolatori che lo porteranno alla morte dopo un intervento chirurgico il 14 aprile del 1980.
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Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Una vita d’illusioni non è una vita ma una condanna all’esistenza.
Finale…..su cui meditare,semplice ma profonda.
Hai perfettamente ragione Mario…bisognerebbe prendersi qualche momento per pensarci.