“Vocali” poesia di Arthur Rimbaud: arrivare all’ignoto
Di seguito si potrà leggere “Vocali” del poeta veggente Arthur Rimbaud.
“Vocali”

A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali,
Io dirò un giorno le vostre nascite latenti:
A, nero corsetto villoso di mosche splendenti
Che ronzano intorno a crudeli fetori,
Golfi d’ombra; E, candori di vapori e tende,
Lance di fieri ghiacciai, bianchi re, brividi d’umbelle;
I, porpora, sangue sputato, risata di belle labbra
Nella collera o nelle ubriachezze penitenti;
U, cicli, vibrazioni divine dei verdi mari,
Pace di pascoli seminati d’animali, pace di rughe
Che l’alchimia imprime nelle ampie fronti studiose;
O, suprema Tromba piena di strani stridori,
Silenzi attraversati da Angeli e Mondi:
– O l’Omega, raggio viola dei suoi Occhi!
Jean Nicolas Arthur Rimbaud è nato a Charleville il 20 ottobre del 1854 e deceduto a Marsiglia il 10 novembre del 1891. Rimbaud è stato un poeta francese. È considerato il poeta dell’adolescenza sia perché nelle sue opere emergono con forza tutti i tratti adolescenziali sia perché la sua produzione poetica si è esaurita in pochi anni: infatti ha scritto dai 16 ai 19 anni per poi scomparire dallo sguardo dei più.
«Il primo studio dell’uomo che voglia diventare poeta è la conoscenza di sé, intera; egli cerca la sua anima, l’indaga, la tenta, l’apprende. Dal momento che la conosce, deve coltivarla».
Arrivato all’ignoto, il poeta potrà anche impazzire, ma non importa: altri «cominceranno dagli orizzonti» dove lui è caduto. Le sue visioni saranno espresse nella lingua «dell’anima per l’anima», che riassumerà tutto: «profumi, suoni, colori, pensiero che aggancia e tira il pensiero».
Si aprirà una nuova era: «Quando sarà spezzata l’infinita schiavitù della donna, quando vivrà per se stessa e grazie a se stessa, l’uomo – finora abominevole – le avrà dato il benservito, sarà poeta anche lei! La donna troverà dell’ignoto! ».
Il sonetto “Vocali” è stato scritto nel 1871, composto di due quartine e due terzine, ma al suo interno c’è tutto il simbolismo tipico del giovane poeta in continua analogia con le vocali ed i colori e tutte le associazioni libere.
In originale francese
A noir, E blanc, I rouge, U vert, O bleu: voyelles,
Je dirai quelque jour vos naissances latentes:
A, noir corset velu des mouches éclatantes
Qui bombinent autour des puanteurs cruelles,
Golfes d’ombre; E, candeurs des vapeurs et des tentes,
Lances des glaciers fiers, rois blancs, frissons d’ombelles;
I, pourpres, sang craché, rire des lèvres belles
Dans la colère ou les ivresses pénitentes;
U, cycles, vibrements divins des mers virides,
Paix des pâtis semés d’animaux, paix des rides
Que l’alchimie imprime aux grands fronts studieux;
O, suprême Clairon plein des strideurs étranges,
Silences traversés des Mondes et des Anges:
— O l’Oméga, rayon violet de Ses Yeux !
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