“Ubriacatevi” di Charles Baudelaire, tratto da “Lo spleen di Parigi” XXXIII
Di seguito si potrà leggere il poemetto in prosa intitolato “Ubriacatevi” del poeta, critico e scrittore parigino Charles Baudelaire.
“Ubriacatevi”
tratto da “Lo Spleen di Parigi”, poemetto in prosa XXXIII
“Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema.
Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi piega a terra, dovete ubriacarvi senza tregua.
Ma di che cosa?
Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare.
Ma ubriacatevi.
E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa, chiedete al vento, alle stelle, gli uccelli, l’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è: e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l’orologio, vi risponderanno:
– È ora di ubriacarsi!
Per non essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre!
Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”
Charles Pierre Baudelaire nasce a Parigi il 9 aprile del 1821 ivi muore il 31 agosto del 1867.
Poeta, scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista, filosofo, aforista, saggista e traduttore francese è ritenuto uno dei più importanti poeti del XIX secolo e non solo perché ancora oggi resta principe indiscusso del verso.
Esponente chiave del simbolismo, affiliato del parnassianesimo e grande innovatore del genere lirico, nonché anticipatore del decadentismo. I fiori del male, la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.
Il pensiero letterario e la vita biografica di Baudelaire hanno influenzato tanti autori che l’hanno succeduto (caso emblematico i cosiddetti “poeti maledetti” come Verlaine, Mallarmé e Rimbaud, ma anche gli scapigliati italiani come Emilio Praga, lo scrittore Marcel Proust, Edmund Wilson, Dino Campana, e, in particolar modo, Paul Valéry), appartenenti a correnti letterarie e vissuti in periodi storici differenti.
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che lo si voglia o no, una grande verità meravigliosamente espressa da Baudelaire…
Baudelaire è l’avanguardia.
Bellissima… ;-)
Già Carlotta, davvero un gran bel poemetto in prosa.
Favolosa! Sentitela letta: https://www.youtube.com/watch?v=psl14i-qIh8
Grazie mille Lorenzo :)
Ho “conosciuto” Charles a 13 anni in biblioteca, ricordo ancora il momento, sullo scaffale Poesia, quel libro blu… I fiori del male.
L’introduzione sulla sua vita, un fascino a prima vista.
Sono passati 20 anni, e Baudelaire è diventato una costante, un parametro, un maestro.
Baudelaire, che poeta incredibile!
Un autore fin troppo avanti per la sua epoca…
come vi pare…