Poesie finaliste del concorso nazionale letterario "Anche tu su Oubliette" mese di Ottobre 2011

 Il concorso nazionale letterario “Anche tu su Oubliette” mese di Ottobre 2011 si è concluso il 31 ottobre 2011. Tantissime le poesie partecipanti ad entrambe le sezioni, come si potrà vedere nell’articolo del bando di partecipazione

 

(http://oubliettemagazine.com/2011/10/08/concorso-nazionale-letterario-anche-tu-su-oubliette-mese-di-ottobre-2011/).

La giuria del mese di ottobre (Alessia Mocci, Giuseppe Giulio, Carla Casu, Claudia Aru) ha decretato gli otto finalisti del concorso, dai quali 2 saranno dichiarati vincitori. Finalisti e vincitori saranno pubblicati all’interno dell’ebook del premio “Anche tu su Oubliette” nel mese di dicembre 2011. L’ebook sarà scaricabile gratuitamente.

Finalisti sezione A (poesia inedita):

 “L’ultima ora di Virginia Woolf” di Rosaria Fiore

Instabile ossessivo luccichio d’azzurro
non sarei mai dovuta ritornare qui
dove ogni ondata abbatte la mia mente
e capovolge tutto un’altra volta
riva presente cielo movimento
né più né mai speranza casa terraferma
solo una devastante nostalgia nel ventre
di arrendermi supina all’orizzonte.

 

“Quelli come me” di Raffaele Bassano

Quelli come me
sorridono
anche con un cumulo di pensieri
aggrovigliati nel cuore.

Quelli come me
se ci parli
hanno le parole incerte,

Quelli come me sorridono
e arrossiscono
se le chiami
e dici il loro nome.

Quelli come me
si arrabbiano, urlano,
non si convincono
quando li sfiori
con il fiore
dell’ingiustizia.

Quelli come me
hanno le mani
che vogliono comunicare

ciò che si agita
tra i pensieri e l’anima

… e creano, costruiscono,
dipingono e comunicano

in un linguaggio
spesso non comprensibile
nemmeno a loro.

Quelli come me
stanno in silenzio

ma pensano sempre
i discorsi più impensati
le immagini della vita

Quelli come me
se ti fai spazio
tra la fiducia
e il cuore

ti donano…
tutto l’amore.

 

“Memorie migranti” di Raffaello Corti

Grigia la strada
che si stende davanti a me,
in questa terra sconosciuta
la notte avvolge ogni rumore,
è il silenzio la mia musica,
richiamo di casa,
ricordo di fragranze lontane.
Socchiudo gli occhi
nell’oscurità di questa stazione,
apro le narici alla memoria,
l’anima alle immagini.
E lì ti rivedo, amore mio,
i tuoi occhi posati nelle mie mani,
come perle nere in controluce,
il profilo del tuo corpo
avvolto in sete multicolori,
ogni piega un’emozione,
ogni colore, un attimo d’amore.

Risuona nell’aria,
la candida voce di primavera
di nostro figlia,
genesi di un sentimento
che ha radici nel tempo,
lei, la nostra storia,
depositaria futura
della nostra memoria.

E d’intorno il sole,
brezze profumate di mare,
sabbie calde
su cui si posarono i nostri corpi,
e che conservano ora
i nostri lontani ricordi.

Costruirò un ponte di sogni
per annullare la distanza che ci separa,
e lo percorrerò un mattino d’estate
a piedi nudi,
percependo sulla pelle la mia terra,
inseguendo l’ombra tua
che il sole evidenzierà sul mio cammino.
Un giorno ritornerò
amore mio, terra mia,
senza voi, sono polvere
in balia dei venti dell’esistenza,
e come frammento di vita
tornerò a posarmi sulle antiche note,
scritte per noi sullo spartito del tempo.
Siamo radici, e dalla nuda madre
rinasceranno uniti, nuovi fiori
e nuovi profumi.

 

“L’ultimo degli Scriba” di Ivana Orlando

Intarsiate iridi
cesellano audacia.
Abbozzato ricciolo
baldanzose boccacce
designano acuta ironia.

Anima
escoriata
da celati dedali
sugge china.

Incisore
di inchiostro cruente
guizza
da grondante porpora
incarnando battiti.

Indole vitrea
rigurgita trasparenza
immolando legami.

Spezzati silenzi
scorgono contorni
sbiaditi
da prostrate tempere
tinteggiando Umiltà!

Prodigiosa Maestria
padroneggia Poesia.

… sshhh !

“È solo l’ultimo degli Scriba”…

 

Finalisti sezione B (poesia edita):

“Trasformazione” di Anna Maria Fochini Stabile da “Spuma di mare” , ed Lulu, 2009

Nella costanza

dell’essere

vestiamo abiti sempre nuovi,

testimoni

distratti

del tempo che passa,

interpreti

inconsapevoli

sul palcoscenico

della vita.

Ci trasformiamo

nella folle rincorsa

di idoli e modelli,

nel turbinìo

vorticoso

degli accadimenti.

Maschere

dipinte sul volto

ci convincono

di essere altro.

 

“Una sera come altre” di Mauro Barbetti tratta da “Primizie ed altro” ed. La Scuola di Pitagora

Serata accartocciata e clima accanto
lo scricchiolio di oggetti come su navi in sosta
a bordo nessuna presenza.
Movimenti nella stanza
uno sguardo dalla finestra
l’attesa della mano incavata nell’altra mano
il buio sul soffitto attento
il sangue di oggi e quello che verrà
note a margine e cartoline da
il volume che occupo ristretto a

poi la caduta pesante del buio

dal soffitto

sopra il letto

sul corpo

 

“Sul palco delle illusioni” di  Alba Saiu tratta da “Bolle di vetro” Rupe Mutevole – 2011

Anche questa sera, io,
la Lolita vestita di sogni e speranze,
danzo su questo palco delle illusioni
di fronte a indiscreti sguardi
che si posano languidi sul mio corpo
scrutando ogni mio gesto e movimento.

Io, la Lolita di questi uomini,
di queste sagome appena visibili
nell’impercettibile buio di un locale
sperduto nelle ansie di una vita…
Loro … che si avvicinano avidi di potere,
che si sentono i padroni della mia notte.

Loro, che domani al risveglio
abbracceranno la triste realtà
di una fiaba che avrebbero
voluto vivere ma che invece
hanno solo per un istante sognato.

Io.
Io che questa notte mi vestirò di niente
per dare passione e inquietudine,
io con il volto di bambina
costretta ad essere donna,
a dimostrare una femminilità
che ancora si nasconde
dietro bambole che riempiono
gli armadi della mia esistenza,
di un’infanzia che mi è stata strappata
senza chiedermi il permesso.

Uomini.
Seduti sulle loro illusioni,
sulle mille convinzioni
che una banconota sventolata
possa riempire di amore
le tante situazioni mancate
e un’esistenza che ha il sapore del nulla.

E domani sarò di nuovo qui,
a ballare e ad ascoltare il mio cuore
che velocemente aumenterà i battiti
e picchierà sul tempo di questa malinconica follia,
che ancora una volta mi vestirà
di ingombranti respiri
di inutili corpi maschili.

 

“Maree” di Christian Iacomucci tratta dall’antologia “Lo spreco dei vent’anni”, edizioni Artemisia 2009

Le scale ad ansa per risalir
la foce dei tuoi sciami verbali.
Tenteranno di torcerne i rami
nel loro giorno di conquista.

Di legno fradicio e sprangato il panorama
e al di qua gentile il vetro che riflette
la coagula pensosa rintanatasi tra i denti.
Frapponi le ore alle pieghe della veste,

siedi tranquilla e sorseggia
il blando gorgoglio dell’orologio
che semina i suoi passi
lungo il tempo che esplori.

Saprai ridere quando il caso lo vorrà,
tacere i giorni esplosi di frastuono
che spigoli abnegante per trovar risposte
insite e semplificate nel silenzio.

La tolda cui risali
l’acqua che abbandoni
Gli ultimi rapiti sguardi
semichiusi per un mai sapersi.

Mi dimetto dal mio seggio di profumi,
scendo i pochi abbracci che mi attendono
appostati su l’andito. Può non essere impossibile?
Un rancore d’ora innanzi, dai riflessi a perla.

Tra pochissimi giorni sarà online il bando del concorso nazionale letterario “Anche tu su Oubliette” mese di novembre 2011, i cui vincitori e finalisti assieme a quelli del mese di settembre ed ottobre saranno inseriti nell’ebook “Anche tu su Oubliette”.

Vincitori “Anche tu su oubliette” mese di Settembre 2011:

Siddharta-Asia Lomartire, sezione A

Carla Casu, sezione B

 

26 pensieri su “Poesie finaliste del concorso nazionale letterario "Anche tu su Oubliette" mese di Ottobre 2011

  1. ecco…ho solo un concetto sbagliato di edito :-/
    vabbè decidete voi se la vorrete tenere o toglierla…in ogni caso amici come prima:)

    1. dunque è un inedito, non un edito. L’edito è solamente da intendere poesia pubblicata in un libro. Tutto ciò che è su internet, fb o blog è inedito. Mi spiace, ma dovrò elimiare la tua poesia come finalista, ci spiace molto, era splendida, ma non sarebbe corretto verso gli altri concorrenti. In ballo c’è un ebook.

  2. per me va benissimo:)
    non c’è problema davvero.
    chiedo solo scusa per la concezione errata fra edito e inedito.

    parteciperò al prossimo;)

    grazie ancora*

    1. E’ solo per una questione di correttezza verso gli altri partecipanti. Davvero ci spiace..la tua poesia è stata selezionata come finalista con dei criteri alti di scelta. che brutto inconveniente.
      Ti aspettiamo per il bando di Novembre, nel prossimo bando espliciterò meglio il concetto i edito ed inedito per non aver nuovamente un problema del genere.
      Lascio la tua poesia nell’articolo sino a quando non mi arriva il finalista ripescato.
      Ti faccio i miei complimenti e quelli della giuria.

  3. ma non siete voi ad aver sbagliato…ma io :)
    credevo che edito volesse dire anche pubblicato in giro per la rete :)
    il bando è dettagliato…dunque non toccate nulla:)

  4. Ragazzi, sono Rosaria Fiore, sono commossa e felice di essere fra i finalisti.
    Complimenti a Raffaele, Raffaello, Ivana, Annamaria, Alba, Mauro, Antonella e in bocca al lupo a tutti. Un abbraccio a Morfea (do it again, baby!)
    GRAZIE A OUBLIETTEMAGAZINE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    rosaria

  5. Grazie. Avevo guardato il vs. magazine qualche giorno fa e non c’era ancora niente….
    Splendida notizia! Grazie ancora e a risentirci. Sono davvero onorato.

    1. Ciao Mauro, la notizia è stata pubblicata oggi. A breve si sapranno i due vincitori, i finalisti comunque hanno diritto alla pubblicazione nell’ebook del premio come da bando! Buona serata!

  6. …nel pieno rispetto degli autori finalisti,è comunque bello sapere che c’è ancora gente che confonde la poesia con l’andare a capo.una buona vita a voi tutti…

  7. vi ringrazio con tutto il cuore di aver selezionato una mia poesia……. grazie

  8. Grazie.. sono veramente contenta di essere tra i finalisti ..
    Grazie di cuore !
    Grazie Rosaria Fiore:-) e in bocca al lupo a tutti !! :-))
    un bacio

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