Nadia Turriziani vi presenta "Mater Munnezza" di Massimo Siviero, prossimamente in libreria

Mater Munnezza

Edizioni Cento Autori

Autore: Massimo Siviero

Pagine.216

Collana Tracce Misteriose

Prezzo: euro 13,00

Dopo alcuni anni passati alla questura di Milano, il commissario Abruzzese è tornato a Napoli su sua esplicita richiesta. Non riesce nemmeno a prendere possesso del nuovo ufficio, che viene chiamato per un efferato omicidio commesso in uno dei circoli più esclusivi della città.

La vittima è una giovane donna, all’apparenza dell’est Europa, sul cui corpo l’assassino, o gli assassini, hanno infierito con un rituale agghiacciante.

Questo delitto è solo il primo di una serie che vedrà  la morte violenta di una ragazzina di buona famiglia, lo pseudo suicidio di un pregiudicato nel carcere di Secondigliano, la morte apparente di una prostituta africana, sottoposta a rito voodoo, e il sequestro di una volontaria impegnata quotidianamente a sottrarre le ragazze dal marciapiede.

Un crescendo di suspance e colpi di scena che Massimo Siviero ha saputo tessere con maestria  nel suo ultimo lavoro “Mater Munnezza”che vede protagonista il commissario Abruzzese, vecchia conoscenza degli amanti del genere thriller poliziesco.

Questo personaggio un po’ sui generis (spigoloso, schivo, ma nel contempo concreto e diretto, come può essere la gente di montagna, abituata ad una vita di sacrifici e privazioni) è nato dalla penna dell’autore nel lontano 1992 con “Il diavolo giallo” con il quale Siviero ha vinto quell’edizione del “Premio noir in Festival di Viareggio”.

Poi si è rivisto nel giallo “Il terno di San Gennaro”, (“Premio speciale  Procida” e “Premio Napoli in Giallo” del 1999), “Un mistero occitano per il Commissario Abruzzese” (Finalista al “Premio Scerbanenco” del 2002), e “Vendesi Napoli” (Selezione “Premio Scerbanenco” del 2005).

Questa nuova inchiesta rappresenta un vero grattacapo per il commissario poiché le indagini sono complicate da ostacoli istituzionali in un contesto carico di contraddizioni.

Non si tratta solo di delitti efferati ma il sospetto è che siano maturati nell’ambiente sordido del malaffare dove l’intreccio tra malavita e colletti bianchi, tra traffici illeciti di rifiuti e tratta di esseri umani è ben più che una semplice ipotesi.

La pista seguita da Abruzzese lo porterà a scoprire segreti inconfessabili di una classe sociale di alto rango, solo apparentemente al di sopra di ogni sospetto.

Un atto d’accusa verso quella borghesia colpevole, più di quanto riportato dalle cronache, della tragedia napoletana.

L’AUTORE

Massimo Siviero giornalista, scrittore, saggista, redattore de Il Mattino per trent’anni, per dieci corrispondente del Messaggero, componente del Consiglio direttivo e responsabile per la Campania del Sindacato nazionale degli Scrittori, membro dell’European Ombudsman Institut, è attualmente l’unico napoletano contemporaneo a essere inserito nel “Dizionario enciclopedico Pirani” del giallo mondiale.

Nadia Turriziani

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