Meth Sambiase, autrice di Rupe Mutevole Edizioni, vince con una silloge inedita la Terza Edizione del Premio La Vela d’Oro 2011
Venerdì 30 settembre 2011, alle ore 21:30, sono stati consegnati i premi ai vincitori della Terza Edizione del Premio “La Vela d’Oro 2011”, un evento emozionante condotto da Silvio Da Rù.
La vincitrice della sezione “Concorso Italia” è stata Carla Carucci con “Ragazza seria conoscerebbe uomo solo max 70enne”; della sezione “Poesia Edita” Ivana Tanzi con “Il metro estensibile”; della sezione “Poesia Inedita” Meth Sambiase con “Coniugazione singolare, femminile”; della sezione “Concorso Italia Narrativa Inedita” Annalisa Pardi con “Contra Mundum”; della sezione “Narrativa Edita” Alessia Muroni con “Le circostanze dell’amore”; per la sezione “Arte visiva fotografia” Claudia Neri con “Clelia”; per la sezione “Arte visiva pittura” Daniela Gardinazzi con “Maman à la pluie”.
Due grandi maestri, Milo De Angelis e LeoNilde Carabba, tra le attese e le lacrime di gioia delle vincitrici, hanno commentato le premiazioni con incoraggianti e veritiere parole.
Milo De Angelis a propos de “Coniugazione singolare, femminile”:
“La poesia di Meth Sambiase è ricca di temperamento e di magia lessicale, di guizzi e di invenzioni. Ci parla di un amore guerriero e senza pace, un corpo a corpo con l’altro e con le parole, che sono scavate nella carne viva, nella “sanguinante grafia della pelle”. Qui l’altro è a portata di sguardo e insieme a perdita d’occhio, così vicino da diventare irraggiungibile, così desiderato da svanire in un “rogo di tenebre”, così invocato da perdersi nelle “radiazioni del disamore” e da “piantare stendardi con le punte avvelenate”. Qui tutto è veloce e mortale. Immagini che sembravano lontane vengono avvicinate all’improvviso, mostrano la loro inattesa parentela e svelano universi nascosti, svelano la nostra parte più sola e vulnerabile, la nostra vita nuda e senza scampo, condannata ad avere “il blasone del nulla sulla schiena”.”
“Coniugazione singolare, femminile” consta di 15 poesie con due poesie introduttive.
Abbiamo chiesto a Meth com’è stato vincere questo prestigioso premio?
Meth Sambiase: “L’esperienza di Woman in Art è stata unica. La tematica mi apparteneva e mi appartiene – la voce delle donne- e il premio è “duplice”, alla raccolta e al “riconoscimento” di quella voce. Incontrare Milo De Angelis, ascoltarlo, sentirlo leggere poesie, l’ho considerato ancora un altro premio. Tutto il Festival è stato un lungo svolgersi di momenti artistici, foto, teatro, pittura, l’unione delle arti, non riscontrabile in altre esperienze concorsuali a cui ho partecipato. Tutto è chiuso nella memoria, ora… si ritorna a scrivere.”
“La ricerca della cura”
“Misericordia,
avrei voluto passare attraverso il tuo corpo
in un bonus di grazia
fondermi come miele carnivoro.
Primordiale,
fuocoimmagine di vita senza posto,
torno penombra da alcova
un pugno svuotato di terra dissolta.
Passo la notte come un pendolo,
oscillo nelle mie parti che non hanno più il tuo odore
e selvaggia m’infetto
delle grida dei pentimenti inutili.”
Meth Sambiase nel 2011 ha pubblicato con la casa editrice Rupe Mutevole la silloge poetica “Una clessidra di grazia”.
Recensione di “Una clessidra di grazia”:
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni
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