"Blade Trinity" di David S. Goyer – Unico sopravvissuto: Hannibal King! – Recensione di Antonio Petti
E’ uscito da tanto ma l’ho visto da poco.
Parlo di Blade Trinity. Terzo capitolo della “trilogia” dedicata al Diurno, il più letale ammazzavampiri (senza offesa per Van Helsing, che riposi in pace) dei fumetti Marvel ideato da Marv Wolfman e Gene Colan.
Il primo film, Blade, fu diretto da Stephen Norrington nel 1998. Non un capolavoro ma nemmeno una schifezza. Grazie all’ottimo Wesley Snipes nei panni di Blade/Eric Brooks insieme a Kris Kristofferson nei panni di Abrham Whistler (personaggio ideato per il film dal talentuoso sceneggiatore) senza dimenticare Stephen Dorff nei panni del cattivo Diacono Frost.
Ma soprattutto grazie allo sceneggiatore, David S. Goyer. Scrittore abile e il cui talento porta al successo film come Batman Begins e il suo seguito The Dark Knight (e il nuovo Batman 3 e il futuro Superman: Man of Steel, sceneggiature a cui sta lavorando e che faranno scintille).
E di sicuro non per lo zero talento del regista, Norrington!! Quest’uomo ha solo il talento di rovinare tutte le cose che tocca!! Guardare La Leggenda degli Uomini Straordinari (2003) per capire, ma solo dopo aver letto la graphic novel di Alan Moore da cui è tratto.
Ci credo che poi lo scrittore di Northampton non voglia mettere il suo nome nei credits. Ma il buon Norrington non impara e così attualmente sta preparando quello che finirà tra le cause della sua morte violenta da parte di migliaia di fan. Parlo del remake di The Crow (1994)! Sentivate il bisogno voi? Io no!!
Ma torniamo a Blade.
Il secondo capitolo, Blade 2, è il migliore dei tre! Storia stupenda e originale ideata sempre da Goyer. I vampiri chiedono aiuto al Diurno per sconfiggere dei succhia vampiri. Mitico.
Se il film lo definisco stupendo lo devo alla magica regia di Guillermo Del Toro.
Che in seguito decide di non accettare la regia di Blade Trinity per girare Hellboy (e visto il gioiello che ha tirato fuori non è stato un male, superandosi con Hellboy: The Golden Army, 2008).
Ma è un peccato. I personaggi nuovi e la trama facevano per lui a mio avviso. Il terzo film sulle gesta di Blade risulta essere il più debole. La storia c’è.
L’ha scritta il sempre Goyer ma sempre lui ha assunto la regia. E mi dispiace dirlo ma deve fare ancora esperienza. Cosa non va nel film? Di tutto.
Snipes è fuori dal personaggio, non ci crede. Il personaggio del mentore Whistler viene fatto morire e lui non batte ciglio. Ma il vecchio lascia una figlia anche se sappiamo che la sua famiglia fu sterminata. Pazienza, ci passi sopra.
Lei è interpretata da Jessica Biel famosa per essere la seconda genita del reverendo Eric Camden in Settimo Cielo, almeno finché casa Camden non diventa il 7th Heaven Hotel Cinque Stelle.
La sua arma è un arco tecnologico e ciò la rende molto tosta.
Poi cosa non va? Ah si. L’attore scelto per interpretare Dracula/Drake (si c’è anche lui, è il gran cattivo e se vi aspettate il duello del millennio, Blade vs Drake senza esclusione di colpi della durata di almeno quindici minuti, beh, aspettate invano, il duello c’è, ma non è sta gran cosa. Il duello alla fine di Blade 2 rimane irraggiungibile), veramente penoso. Ecco l’unica cosa che salvo.
Hannibal King! Ryan Reynolds, l’attore che lo interpreta dà sfoggio di molta ironia e di un buon uso delle arti marziali. Ma è la simpatia di Hannibal che diverte, il suo modo di sfottere i vampiri.
Prende la caccia ai vampiri come fosse un gioco. Infatti è grazie a questo personaggio che il film rimane molto vicino al mondo dei fumetti. Un gran personaggio. Salvo solo lui della pellicola.
Peccato che non ci sarà un quarto film per sviluppare l’amicizia fra Blade e King. Sarebbe stato bello. Scritto da Goyer ovviamente. Per la cronaca Reynolds si è abbonato ai ruoli da comic-movie.
E’ stato bravo ad interpretare Deadpool nel film sulle origini di Wolverine e ora indossa i panni di Hal Jordan/Lanterna Verde nel film omonimo diretto dal mitico Martin Campbell, ma questa è un’altra storia.
Ps: in Blade Trinity ad un certo punto Hannibal King mostra a Blade il fumetto The Tomb of Dracula. Bene. Quello è il fumetto in cui fa la sua prima apparizione proprio Blade.
Blade Trinity – Dvd – Distr. Eagle Pictures
Doppio Disco
Contenuti Extra:
– Due commenti audio (nella versione Extended)
– Dentro il mondo di Blade Trinity
– Blade sete di sangue (cortometraggio d’animazione)
– Documentario sulla realizzazione dell’album
– Fumetto di Takahashi (Afro samurai)
– Goyer On Goyer Lo scrittore intervista il regista
– Finali alternativi
– Gag sul set
– Galleria d’armi
– Trailers
– Soundtrack
Un pensiero su “"Blade Trinity" di David S. Goyer – Unico sopravvissuto: Hannibal King! – Recensione di Antonio Petti”