Intervista di Gabriele Anedda al neo regista sardo Christiano Pahler

 Christiano Pahler, classe ’82, è un emergente regista della scena cinematografica indipendente sarda. Tra i suoi lavori, figurano i due cortometraggi “Hollywood senza zucchero” del 2001 e “La vita in diretta” del 2003. Il suo primo lungometraggio, “Macchie”, presentato lo scorso 21 novembre, è basato sulle storie originali dei fumetti dell’Associazione Culturale Chine Vaganti di San Gavino è un film scritto, girato, montato da lui, dove ha anche recitato una parte.

Caratteristiche principali del film: l’uso del bianco e nero, attori non professionisti, effetti speciali e racconti sui drammi e felicità. Attualmente impegnato col suo secondo lungometraggio, “Cronaca nera”, tratto dal libro omonimo di Marcello Lasio.

 

G.A.: Chi sono i tuoi riferimenti culturali e cinematografici principali?

Christiano Pahler: Essendo cresciuto negli anni 80 sono molto legato a tutta quella filmografia, indipendente e non, di quell’epoca (Jarmusch, Hartley, Tsukerman, Allen, Hooper etc etc), non ho un genere preferito, anche se il mio debole è il cinema fatto con mezzi stretti dai budget ridottissimi in bianco e nero.

 

G.A.: Qual è il tuo punto di vista sulla scena attuale del cinema sardo, da amante del cinema quale sei e la tua analisi sui fattori che hanno portato alla situazione attuale?

Christiano Pahler: La scena attuale sarda (al di là di alcuni registi che realizzano lavori eccezionali a costo zero come Marina Anedda, Stefano Schirru, Fabrizio Marrocu, Davide Manuli) si è adeguata al meccanismo del cinema italiano, che per quanto mi riguarda ha il timore di esprimere apertamente il proprio pensiero con rarissime eccezioni quali Sorrentino, Garrone, Ferrario, Salvatores, Nero. Alcuni registi italiani sono stati praticamente ‘boicottati’ qui in patria e hanno trovato fortuna altrove (Luca Boni, Marco Ristori, Gionata Zarantonello, Roberto De Feo, Vito Palumbo etc.) rimanendo comunque esclusi dal nostro panorama per via di un clima politico di censura che tende a finanziare filmetti di scarso interesse culturale, tranne rarissime eccezioni (i cognomi son già stati menzionati sopra).

 

G.A.: Pensi che la produzione cinematografica in Sardegna sia relegata a un certo tipo di sceneggiatura o credi che si possa realizzare di tutto? Intravedi qualche elemento che forza le mani di chi realizza un film?

Christiano Pahler: Qui in Sardegna, il motore cinema è attualmente in eccessivo fermento. In tanti si cimentano nella regia cinematografica, nonostante tutto manca la voglia di creare qualcosa di nuovo, dato che ci si rifà soprattutto a storie e racconti avvenuti in passato (banditismo, pastorizia etc etc), quando bisognerebbe prendere il coraggio e affrontare la realtà odierna che sta nettamente mettendo in crisi il nostro futuro.

 

G.A.: Credi ci sia la possibilità di portare innovazione o comunque scelte differenti da quelle finora attuate dai registi sardi rimanendo legati al cinema in Sardegna, un settore che abbiamo visto sopravvivere soprattutto grazie a contributi e finanziamenti pubblici?

Christiano Pahler: La possibilità di poter cambiare la situazione attuale c’è eccome! Basta volerlo e basta soprattutto entrare nell’ottica che se gli enti pubblici non sganciano soldi, questo non deve necessariamente influire sul lavoro. Attori e tecnici nel settore (non necessariamente professionisti) anche a costo zero ne troviamo o almeno, io ci son riuscito. Tutto sta nel credere e nel far credere ai propri collaboratori in un progetto realizzabile col poco che si ha. E’ esattamente questo ciò che io intendo per cinema indipendente. Ho sentito dei colleghi registi che non riescono a girare per meno di 100.000 euro! Nonostante tutto, registi come Castellari, Lenzi e Di Leo giravano con l’1% di questi budget e Tarantino gli ha rubato tutto (parole sue!!!). Solo che la maggior parte dei ‘Fans’ di Tarantino non lo sa e disdegna comunque quel cinema di genere a cui lui si è ispirato! Potrei citare Dino De Laurentiis, noto produttore italiano degli anni 70: ‘Quando il governo continuerà a finanziare i film coi soldi pubblici, il cinema sarà sempre controllato e non avrà mai libertà di parola, nè di pensiero! Ecco perchè me ne sono andato dall’ Italia’.

 

G.A.: Prossimi appuntamenti/impegni?

Chrtistiano Pahler: Ci sarà la Rassegna Cinematografica di film indipendenti che abbiamo programmato il 24-26-27 settembre ore 20:30 presso il Teatro Nanni Loy in via Trentino a Cagliari.
Sarà un evento realizzato dall’Associazione Studentesca Universitaria Unica Radio con il patrocinio dell’ERSU di Cagliari e verranno proposti i seguenti film:
24/09 ‘Macchie’ di Christiano Pahler
26/09 ‘Da Nessuna Parte’ di Stefano Schirru
27/09 ‘Uncle Bubbles‘ di Fabrizio Marroccu
In contemporanea il Foyer del Teatro ospiterà la mostra personale di Michela Medda e i registi saranno disponibili per domande e osservazioni sulle proprie opere.

 

Trailer “Macchie”:

 

 

Fonte:

http://www.isardi.net/pagine/articoli_dettaglio.asp?ID=1520

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