“Lo strano mistero di Torre Mozza” di Vincenzo Galati – recensione di Marzia Carocci
Recensione a “Lo strano mistero di Torre Mozza”
Di Vincenzo Galati Onirica Edizioni
A cura di Marzia Carocci
Indubbiamente Vincenzo Galati, sa come richiamare il lettore.
La sua è una scrittura, decisa, fluida, serrante e ricca di particolari.
Egli ha una capacità espositiva che consegna alla sua storia un’ “immagine diretta” rendendo partecipe chi si addentra nella visione del suo romanzo.
La particolarità dell’autore, è quella di riuscire a sapere delineare il carattere e le peculiarità di chi si muove nella storia, ognuno avrà il proprio aspetto, la propria personalità, il proprio vissuto ,ognuno di loro avrà qualità specifiche, e saranno così minuziosamente particolareggiate da entrare in confidenza immediata con colui che s’inoltra nella lettura.
I personaggi che l’autore descrive hanno un passato, una vita, sono ricchi di difetti, di paure, di dubbi e incertezze ma sono umanizzati da una scrittura che rasenta una semantica poetica nonostante il libro tratti una trama perfettamente poliziesca.
Una storia ricca di suspense, di intrighi, di storie connesse e collegate al mistero, ad un arcano enigma da scoprire; non mancherà la magia, il segreto, l’amore e la poesia.
Vincenzo Galati è riuscito a costruire una storia nella quale porta “ingredienti” ricchi di creatività, d’arguta inventiva magistralmente sostenuta da una terminologia degna di un consumato autore di mistery.
Tutto ha inizio con una passeggiata sulla spiaggia nei pressi di Follonica, quando un ex agente della narcotici, scorge sotto la sabbia alcune dita umane protese verso il cielo; non sarà l’unico cadavere, nello stesso luogo, verranno trovati altri cinque giovani disposti ad una perfetta distanza uno dall’altro formando un cerchio perfetto.
Partirà un’indagine, nella quale si faranno supposizioni, illazioni, errori, una storia intrigante dove chiunque può apparire assassino, chiunque potrà sembrare colpevole.
Un itinerario dove il passato avrà un peso decisivo allo svolgimento dell’indagini, uno snodarsi di avvenimenti dove la magia, i Celti, un quadro, e una storia d’amore saranno compagni del lettore che non vorrà chiudere il libro fino alla conclusione fino a quando il mistero che all’inizio sembrava così distante…
Vincenzo Galati è uno scrittore originale, una scrittura nuova e intelligente, uno scaltro fantasista che sa rendere lo scenario descritto in immagine visiva.
Un promettente autore che ha saputo tessere con maestria una storia e dei personaggi che per la durata del libro hanno avuto “vita propria” nel movimento, nella scaltrezza, nell’umanità e nella consistenza di un elaborato nuovo e convincente.
Written by Marzia Carocci
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