Intervista di Claudia Aru a Manuela Collu ed al suo progetto "Il paese del vento di Manuela Collu"
Questa è la storia di una donna coraggiosa che ha deciso di rischiare e di mettersi in gioco ma che si infrange ogni giorno con un muro di gomma fatto di burocrazia, banche strozzine e concorrenza sleale.
Questa è una donna che con le sue mani ha aiutato a costruire la piccola e deliziosa casa dove vive col suo uomo, che accarezza i semi di ciò che saranno le sue piantine e poi suoi ortaggi , che semina, trapianta, pota, raccoglie , che assembla nei suoi “mix simpatia” , che carica in macchina e consegna , che fa le fatture, i conti, che lotta e sogna. Questa è la storia di una donna che lavora senza rinunciare alla sua femminilità, che investe tutto in un progetto speciale che merita la nostra attenzione. Questa è la storia di Manuela:
C.A.: Perchè hai deciso di lasciare la Sardegna?
Manuela Collu: Dopo il diploma, mi serviva un lavoro con uno stipendio costante e una vera busta paga per mettere da parte i soldi per l’Università.
Infondo ho sempre sognato di vivere l’isola come un trampolino: ti tuffi, fai una nuotata, un bel giro, e torni ad asciugarti al sole.
C.A.: Cosa ti ha spinto a tornarci?
Manuela Collu: Dopo la laurea in letterature straniere e archivistica multimediale in quel di Bologna, ho ben pensato di tornare in Sardegna ad accudire quello che troppo spesso i Sardi dimenticano essere il tesoro più inestimabile a nostra disposizione: la Terra.
Si riparte dalla Terra, dall’Amore che sprigiona e dalla ricchezza che ogni giorno produce, non in termini di petrol dollari puzzolenti, ma proprio come Ben Essere.
La Sardegna è un’isola speciale, come tutte le isole, e andrebbe abbracciata gioiosamente ogni giorno, invece che calpestata e sventrata selvaggiamente come spesso avviene.
Purtroppo i Sardi che non hanno mai vissuto lontani da questa bio-ecomeraviglia non si rendono conto della fortuna di vivere in un angolo di mondo così speciale!
Ecco perché sono tornata: la Sardegna aveva bisogno di me quanto io di Lei!
C.A.: Che cos’è Il Paese del Vento di Manuela Collu?
Manuela Collu: Il Paese del Vento di Manuela Collu è una piccola azienda agricola, attenta all’ecosistema che la ospita, autonoma energeticamente grazie all’energia del sole e della biomassa, che cerca di unire l’antica saggezza contadina di tutti i buoni nonni del passato alla tecnologia più all’avanguardia: dall’attenzione per i ritmi lunari, al wi-fi in mezzo ai filari di pomodori, dalla cura per le rotazioni colturali, alla vendita diretta dei prodotti direttamente da facebook.
C.A.: Qual è il tuo sogno?
Manuela Collu: Non parlerei proprio di sogno, mi piace chiamarla ‘mission‘: Il Paese del Vento crescerà in sinergia con altre piccole realtà, creando una rete di contatti e collaborazioni interdisciplinari. Il nostro futuro sarà bellissimo se riusciremo a capire che in questo presente la Sardegna è fatta di tante piccole isole, alcune in equilibrio precario, e il nostro compito è costruire piccoli ponti fra l’una e l’altra in modo che ciascuno sia integrato e allo stesso tempo indipendente.
Manuela Collu: A volte ho paura di essere una specie di Don Chisciotte, la chiusura delle istituzioni mi ricorda la battaglia contro i mulini a vento: non c’è elasticità da parte degli enti pubblici che spesso pensano a bloccare i progetti che offrono alternative praticabili, proprio perché troppo alternativi o troppo praticabili, piuttosto che patrocinare e sponsorizzare. Non voglio i soldi per non coltivare la terra, badate bene, voglio vedere più chiarezza e meritocrazia nella gestione del bene pubblico e la mia paura è che progettualità e fattibilità non vadano di pari passo.
C.A.: Cosa consiglieresti a una giovane donna che vuole aprire un’impresa?
Manuela Collu: Informarsi informarsi informarsi! Conoscere e imparare tutto quello che è possibile imparare, ad esempio, ora a 30 anni mi ritrovo con i manuali di contabilità ed economia e commercio che non avrei mai pensato di sfogliare nella mia vita! Più cose sai e meno rischi di affidarti a persone che ne sanno molto meno di te e che senza volerlo possono rendere ancora più ardua la tua impresa”.
In bocca al lupo Manuela, speriamo che il vento soffi in poppa e non spazzi via ciò che di meraviglioso stai facendo. Questo per te e il tuo compagno è il mio più grande augurio.
Link dell’articolo in originale sul blog di Claudia Aru:
http://matriota.blogspot.com/2011/08/questa-e-la-storia-di-una-donna-e-del.html
Brava Manuela!
s.
E’ UNA GRAN BELLA DIMOSTAZIONE D’AFFETTO PER LA PROPRIA TERRA .
SENTIMENTI LIMPIDI COME IL NOSTRO MARE E L’MMAGINE DEI NOSTRI ANIMALI, LIBERI, AL PASCOLO .
E’ SU QUESTI VALORI CHE IO PENSO L’NDIPENDENTISMO…..
adorabile…… stai con noi.