“La cavalletta” di Jules Renard: il carabiniere degli insetti
“La cavalletta”
Che sia il carabiniere degli insetti?
Tutto il santo giorno, salta e si accanisce alle calcagna di invisibili bracconieri, ma non riesce mai ad acchiapparli.
Neppure le erbe più alte la fermano.
Nulla la intimidisce, ché porta gli stivali delle sette leghe, collo di toro, una fronte geniale, un ventre a carena, ali di celluloide, due corna diaboliche e uno sciabolone di dietro.
Poiché non è possibile aver tutte le virtù d’un carabiniere senza averne anche i vizi, la cavalletta, bisogna pur dirlo, cicca!
Se credi che io dica una bugia, inseguila con le dita, gioca con lei ai quattro cantoni, e quando tra un salto e l’altro sarai riuscito a prenderla su una foglia d’erba medica, guardale la bocca: dalle tremende mandibole secerne una schiuma nera che pare sugo di tabacco.
Ma già non puoi più tenerla.
La frenesia del salto la riprende.
Con una mossa brusca, il mostro verde ti scappa e, fragile, smontabile, ti lascia una zampetta tra le dita.
Lo scrittore ed aforista francese Jules Renard è nato nel 1864 e morto nel 1910. Trascorse quasi tutta la sua vita nella capitale francese, a Parigi. Si sposò con Marie Morneau nel 1888.
Due lutti oscuri attraversano la sua vita: entrambi i genitori si suicidano. Il padre, per primo, nel 1897 si sparò al petto e qualche anno dopo, nel 1904 la madre si gettò nel pozzo del proprio giardino.
Dicono che la sua opera migliore sia il romanzo “Lo scroccone” ma di sicuro il più celebre è “Pel di carota” trasportato anche in teatro ed al cinema.
Notevoli sono le “Storie naturali” nelle quali l’attenta osservazione naturalistica contiene quell’humour soddisfacente anche per i lettori più esigenti. Le “Storie naturali” sono state musicate da Maurice Ravel.
Altre saranno le opere pubblicate, per aver una visione completa si consiglia di cliccare sulla biografia inserita su Wikipedia.
