“Il postino” di Nazim Hikmet: disegnavo sui libri di geografia
Di seguito si potà leggere la poesia intitolata “Il postino” di Nâzım Hikmet ed una breve biografia del poeta.
“Il postino”

Notizie della patria, dell’uomo, del mondo,
notizie degli uccelli, delle bestie, degli alberi,
all’alba e a mezzanotte
ho portato agli uomini
nella borsa
del mio cuore.
Da ragazzo volevo fare il postino,
ma il postino vero, non come i poeti.
Con mozziconi di matite colorate
disegnavo ritratti di postini,
disegnavo, come i bambini sulla ghiaia,
goffo,
ma esatto,
disegnavo postini
sui libri di geografia
e sui romanzi di Jules Verne.
Ecco un uomo in passamontagna.
I cani tirano la slitta sul ghiaccio.
Sui pacchi postali
e sulle scatole di conserva
splende l’aurora boreale.
Stretta la cinghia ancora d’un buco,
io attraverso lo stretto di Bering.
Eccomi con la borsa nella steppa
sotto il peso delle nubi,
distribuisco lettere di soldati
e bevo tiepido latte.
Oppure cammino
per una via rumorosa,
e cerco un indirizzo.
Dov’è questo nome?
Nella mia borsa
porto solo buone notizie,
solo speranza.
Oppure, ecco
tempesta, neve,
tenebre alla finestra.
Una piccola ragazza è ammalata,
brucia di febbre.
Come è lunga questa notte…
Qualcuno bussa alla porta:
«Posta!»
Gli occhi della piccola ragazza
guardano come fiordalisi dal buio.
Domattina
suo padre
uscirà di prigione.
E proprio io, postino, l’ho trovata qui,
proprio io nella neve e nel gelo
ho portato a questa ragazza
la più bella notizia del mondo.
Da ragazzo volevo fare il postino,
anche se nella mia Turchia
questo è un mestiere duro:
nelle lettere c’è dolore e tristezza,
raramente qualche buona notizia.
Nâzım Hikmet nasce a Salonicco il 20 novembre del 1901 e muore a Mosca il 3 giugno del 1963.
Poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco è stato definito un “comunista romantico” o “rivoluzionario romantico“.
Considerato uno dei più importanti poeti turchi dell’epoca moderna è stato candidato al premio Nobel per la pace ed al Premio Lenin; ha vinto il “World Peace Council prize”.
Il poeta è stato citato nei film Le fate ignoranti del regista Ferzan Özpetek, con Margherita Buy e Stefano Accorsi, ed in Hamam – Il Bagno turco con Alessandro Gassmann, del medesimo regista. Nel 2011 Ozpetek firma la regia di Aida al Maggio Musicale Fiorentino e vi inserisce una citazione di una poesia di Hikmet contro la guerra, durante il pezzo della marcia trionfale con le trombe egizie.
Alcuni versi della poesia Alla vita di Hikmet sono stati ripresi nella canzone Sogna ragazzo sogna (1999) di Roberto Vecchioni. Citato nel libro “Alcatraz, i pensieri di Jack Folla” scritto da Diego Cugia. Il brano “Ode To Nazim Hikmet” compare in Ictus, primo lavoro del musicista Andrea Centazzo (1974).
La poesia “Il postino” è stata scritta nel 1954.
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