"Tu non devi sapere" di Flavia Sirangelo

“Tu non devi sapere”

Tu non devi sapere che il mio cuore è colmo di te

È una coppa di frutti odorosi
E una bocca si sporgerebbe per il desiderio di
Addentare
Accarezzare
Assaporare e spremere tra le labbra il
Succo delle fragole rosse
Il velluto dei kiwi verdi
La polpa bianca delle pere
Il sangue degli aranci

E la lingua si arrotolerebbe volentieri attorno
Alla sfericità perfetta delle ciliegie

Sì! Il mio cuore è pieno del tuo sapore
E conserva intatti raggi di sole
Sparsi un tempo a caso
Sul pavimento di quella stanza non nostra e di quel tempo
Non nostro.

Devo, ora, accontentarmi di intravvederti tra cortine di mussola leggera
Appena mosse dal vento della notte
E venire a te come anima in pena
Spiando il tuo corpo addormentato e così poco
Illuminato da una lampada lontana.

Non ho mani per sfiorarti
Non posso accarezzarti
Né riconoscere le cicatrici più recenti

Sono vento..intuizione..solitudine..

Ma tu non puoi e non devi saperlo
Non capiresti e come un petalo di viola,
Ricordo di adolescenza tra le pagine di un vocabolario,
sapere si tramuterebbe in polvere
E basterebbe un soffio perché tutto scompaia.

Un giorno giungerò solitamente silenziosa e vedrò:
Mani reali intrecciarsi alle tue
Un corpo reale legarsi al tuo
Sudore e sangue e odori di corpi in corsa
E non potrò che fuggire e maledire il mio stato di anima incorporea

Ed è per questo che non devi sapere del mio amore
il mio dolore quel giorno sarà così grande
La vergogna… il pudore. .non ci sarà luogo sulla terra
Dove nascondermi…

Forse solo l’oceano mi conterrà.

Flavia Sirangelo – maggio 2011-05-11

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