“Torna” poesia di Costantino Kavafis
“Torna”

Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo e antiche brame trascorrono nel sangue
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si riaccende.
Torna sovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni…
Επέστρεφε
Επέστρεφε συχνά και παίρνε µε,
αγαπηµένη αίσθησις επέστρεφε και παίρνε µε –
όταν ξυπνά του σώµατος η µνήµη,
κ’ επιθυµία παληά ξαναπερνά στο αίµα·
όταν τα χείλη και το δέρµα ενθυµούνται,
κ’ αισθάνονται τα χέρια σαν ν’ αγγίζουν πάλι.
Επέστρεφε συχνά και παίρνε µε την νύχτα,
όταν τα χείλη και το δέρµα ενθυµούνται…

Konstantinos Petrou Kavafis, noto in Italia anche come Costantino Kavafis nacque ad Alessandria d’Egitto il 29 aprile 1863 e morì nella stessa città nella stessa data di nascita: il 29 aprile 1933.
Poeta e giornalista greco di straordinaria capacità visse da scettico e fu accusato di non essere conforme ai valori tradizionali della cristianità, del patriottismo e della sessualità. Infatti Kavafis non era eterosessuale ma omosessuale.
Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all’antichità ellenistica, romana e bizantina, ma molte altre sono rimaste incomplete o allo stato di bozza. Scrisse le sue poesie più importanti dopo i quarant’anni.
Fra tutte un posto particolare occupa “Itaca” divenuta in tutta Europa simbolo dell’uomo alla ricerca di sé.
Un pensiero su ““Torna” poesia di Costantino Kavafis”