“Le parole che non ti ho detto”, romanzo di Nicholas Sparks: un naufragio di anime perse
“Soffiava un freddo vento dicembrino, e Theresa Osborne incrociò le braccia mentre lasciava correre lo sguardo sull’acqua. Quando era arrivata sulla spiaggia c’era gente che passeggiava lungo la riva, ma le nubi l’avevano fatta allontanare già da un pezzo. Adesso era sola. Theresa si guardò intorno…”
Successo editoriale fra i più celebrati degli ultimi anni, rimasto a lungo in vetta alle classifiche, Le parole che non ti ho detto è romanzo appartenente al genere sentimentale. Edito da Frassinelli editore nel 1998 e scritto dal prolifico scrittore Nicholas Sparks, non è affatto un racconto zuccheroso o banale.
Ma, prima di tracciarne a grandi linee la trama, è utile fare un accenno al suo autore.
Nicholas Sparks è nato in Nebraska nel 1965, e spesso ambienta i suoi romanzi nel North Carolina dove, a periodi, ha stabilito la sua residenza. Le sue fatiche letterarie si sono rivelati tutti best seller dall’indiscusso successo. Spesso, le tematiche care a Sparks e che trasferisce nelle sue opere, sono innanzitutto l’amore, il concetto di destino e quello di religione.
I passi dell’amore, Come un uragano e Le parole che non ti ho detto sono i più noti dei suoi libri. Molti di questi hanno visto un adattamento cinematografico, anch’esso di sicuro successo, e interpretato da attori di capacità recitative eccellenti.
“Le lancette dell’orologio passarono oltre l’ora di pranzo e avanzarono con regolarità vero le sette, ma per Garrett Blake il tempo si era fermato tre anni prima, quando Catherine, scendendo dal marciapiede era stata investita e uccisa da un anziano signore che aveva perso il controllo dell’auto e cambiato per sempre la vita di due famiglie…”
Tutto inizia in maniera casuale per Theresa Osborne, giornalista di Boston, che dopo aver passeggiato a lungo sulla riva del mare, non immagina che da quel momento la sua vita sarebbe cambiata.
È quasi per gioco che raccoglie una bottiglia abbandonata lì, forse da un bagnante apparentemente distratto. Invece, la bottiglia contiene un forte messaggio sentimentale che dà inizio ad un’intensa storia d’amore.
Incuriosita, la bella giornalista raccoglie la bottiglia e da allora per lei nulla sarà come prima.
Theresa si interroga a lungo su quel ritrovamento, che la porta a fantasticare sulla persona misteriosa che ha scritto parole appassionate alla donna amata, tanto da toccare il suo cuore nel profondo, diventato arido dopo la separazione dal marito.
“Non lo sapeva, ma questo Garrett esisteva, e una delle prime cose che Theresa aveva imparato era che, se scopri qualcosa che ti scombussola, ti conviene andare sino in fondo. Se fai finta di niente, non saprai mai che cosa sarebbe potuto succedere, e per molti versi questo è peggio che scoprire di esserti sbagliati all’inizio…”
A un certo punto della narrazione i due protagonisti s’incontrano e fra loro scatta la scintilla di un amore puro e sincero. Ma non tutto sembra andare per il verso giusto nel loro rapporto.
Sono forse i fantasmi che Garrett, il protagonista maschile, si porta appresso e che gli impediscono di vedere concretizzata una storia sentimentale promettente e dai possibili contorni felici?
Ma, dopo un breve periodo di felicità, durante il quale Garrett stabilisce un ottimo rapporto con il figlio di Theresa, le incomprensioni si fanno strada rapidamente. E recuperare il buonumore iniziale sembra impossibile, tanto che, quasi inspiegabilmente i due si allontanano; pur essendo legati da un sentimento vero e profondo non riescono a districarsi nella massa scura dei ricordi che offuscano il loro presente. Purtroppo, il loro amore è un naufragio di anime perse che, pur cercandosi, non riescono ad intrecciare i loro destini.
Le parole che non ti ho detto è romanzo di sentimenti dietro cui si nasconde in entrambi i protagonisti una profonda solitudine. Solitudine che si infila subdolamente nelle loro vite e ne condiziona il presente. Soprattutto è Garrett, il protagonista maschile, che pur amando Theresa non riesce a superare il passato, e non è in grado di donarsi con spontaneità alla sua donna, anche perché incapace di andare oltre alle proprie caratterialità.
Lui è troppo stretto nel suo antico dolore, ed ha difficoltà a lasciarsi andare, e ad abbandonare i ricordi. Lei, forse troppo irruente, pretende da Garrett ciò che lui fa fatica a darle: un amore totalizzante e il perdono per un piccolo segreto che Theresa le ha tenuto nascosto.
Quando arriva poi il momento del chiarimento, che potrebbe essere risolutivo e avvicinare per sempre i due, è troppo tardi: carpe diem, come recita una famosa massima.
La coppia non ha saputo cogliere quell’attimo fuggente, momento troppo fragile da comprendere e da afferrare, e che involontariamente si sono lasciati sfuggire tra le dita.
“Seduta sulla spiaggia, Theresa provò ancora una volta a immaginare Garrett mentre scriveva la lettera. Passò un dito sulle parole, sfiorando la carta e sapendo che la sua mano si era posata in quel punto…”
Written by Carolina Colombi