VI^ edizione de “Oltre l’orizzonte”: l’arte, la danza e lo spettacolo per la vita contro il cancro, domenica 11 novembre nelle piazze italiane
Domenica 11 novembre, nelle piazze italiane, l’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) distribuirà i cioccolatini della ricerca.
Nel contempo, al Teatro Viganò di Roma, andrà in scena, proprio con il supporto e il patrocinio dell’AIRC, la sesta edizione della rassegna di danza, musica e spettacolo: “Oltre l’orizzonte”.
Le due manifestazioni, quest’anno, si svolgono per la prima volta nella stessa giornata, la concomitanza, come già detto, non è casuale.
La direttrice artistica della scuola Laltradanza, promotrice della manifestazione in scena, Michela Marchese, è lei stessa una dei volontari dell’associazione italiana per la ricerca sul cancro.
Sul palco della rassegna, questa giovane coreografa e ballerina porterà la sua storia e la propria testimonianza personale, creando così un momento di comunione e comprensione di cosa l’associazione si propone di fare e quanto sia importante l’operato delle migliaia di volontari e di coloro che sostengono la ricerca.
“Oltre l’orizzonte” nasce in memoria di Tiziana Marchesin, scomparsa in maniera prematura, proprio a causa del cancro, nel 2013.
Uno degli scopi è quello di celebrare il dono della vita, sensibilizzare gli adulti, i giovani e i piccini a questo grande tema della nostra società e promuovere il messaggio di quanto sia importante, vitale e doveroso sostenere la ricerca.
Si può sostenere l’associazione e la ricerca sia in maniera attiva, entrando tra i volontari o facendo in mondo che il messaggio venga ulteriormente divulgato, che in maniera economica: per fare in modo che la ricerca progredisca e vada sempre più avanti, sono necessari molti fondi e noi possiamo fare davvero molto, con molto poco, perché questo accada.
La lotta contro la “Grande C” passa attraverso la vita e tramite l’arte si diffonde a creare condivisione e solidarietà.
Il ricavato di questa manifestazione sarà totalmente devoluto ai progetti dell’AIRC.
Sul palco del Teatro Viganò si alterneranno grandi e piccoli danzatori, ballerini amatoriali e professionisti del settore.
Si uniranno a loro anche mamme e papà, istituendo, in questo modo, un clima di forte comunanza e condivisione di obiettivi: una grande celebrazione di vita e di futuro per tutti noi.
Saranno ospiti d’eccezione, oltre ai coreografi, amici e colleghi, l’attrice e Acting coach Cinzia Alitto e, da Area Sanremo, il cantautore Diego Esposito.
A.G.: La rassegna ha lo scopo la sensibilizzazione alla lotta e alla ricerca contro il cancro. Quanto è importante che tutti partecipino alle iniziative dell’AIRC?
Michela Marchese: È fondamentale che tutti, ragazzi, famiglie partecipino attivamente alla raccolta fondi perché l’AIRC è un’associazione di volontari, è fatta di volontari. Tutti i fondi che arrivano ai ricercatori, e che vanno ad aiutare i progetti di ricerca e i progressi in campo medico, derivano da quello che i volontari riescono ad ottenere attraverso il loro impegno. Il lavoro dei volontari affianca le campagne nazionali AIRC che sono tre: le azalee a maggio, i cioccolatini a novembre e le arance a gennaio. Sono tre campagne importanti che si uniscono al lavoro quotidiano dei volontari. Per tale motivo è importantissimo che tutti partecipino attivamente.
A.G.: Alla manifestazione partecipano danzatori anche molto giovani e genitori. Si può parlare di Cancro anche ai bambini e come? E in che modo possono concretamente essere d’aiuto le loro piccole mani per la ricerca?
Michela Marchese: Parlare della malattia ai bambini in effetti è molto difficile. Purtroppo, però, la malattia colpisce anche in età precoce e spesso sono gli stessi bambini che percepiscono il problema che a volte capita ad un compagno di classe, un amichetto o un fratellino. Da qui nasce il desiderio di coinvolgere i bambini per spiegare loro in maniera soft che esiste anche questa realtà e che non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura ma spiegare loro l’importanza della ricerca e della speranza che ne deriva. Per tale ragione l’AIRC realizza gli “Incontri con la ricerca”, un’iniziativa a cui io stessa partecipo dove volontari appositamente selezionati si recano nelle scuole elementari, medie e superiori che ne fanno richiesta per sensibilizzare e parlare di cancro. I volontari sono affiancati da medici ricercatori per avere una parte umana e una medica in ogni incontro.
A.G.: A chi è dedicata questa rassegna?
Michela Marchese: La rassegna nasce nel 2013 dalla volontà e forse anche dalla necessità di ricordare una persona che non c’è più, mia madre, che si chiamava Tiziana Marchesin. Le ho dedicato questo spettacolo perché le tante cose che lei mi ha insegnato è che bisogna fare, non declamare e parlare ma agire. Lei l’ha fatto fino alla fine della sua vita. Ha lottato e ciò che ho pensato è stato che il “fare” fosse la via più giusta per ricordarla. Inoltre questa rassegna è qualcosa che le avrebbe apprezzato perché amava la danza e il teatro e amava vivere le emozioni. Ciò che portiamo sul palco è esattamente questo. Vivere e far vivere emozioni.
Written by Altea Gardini
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