Cinema 2017: da Hideaki Anno a Christopher Nolan, ecco tutte le novità sui film in uscita nelle sale italiane #7

L’estate avanza, spopolano i cineforum della stagione alta a riproporre i titoli memorabili delle settimane passate.

 

Cinema 2017 luglio

Il nostro obiettivo cari amici e amanti del cinema è tuttavia quello, attraverso questo settimo puntuale appuntamento, di illuminarvi circa le grandi e piccole produzioni di nuova fattura che andranno ciononostante ad abitare le sale italiane nel periodo della calura e in quelli successivi, per un totale di 6 mesi: preparatevi a riservare una buona dose di serate in nome di quest’intelligentissima attività culturale.

Proponiamo la rosa completa delle programmazioni dei primi 31 giorni (dichiarata al 30 giugno 2017, e come tale senza improbabilità suscettibile di rettifica); segue quindi mensilmente un pugno di titoli di spicco, selezionato fra gli oltre 75 resi noti ad oggi.

Nel consigliarvi di tenere d’occhio gli aggiornamenti su questa e altre piattaforme, viste le numerose uscite pianificate senza largo preavviso fra un post e l’altro, vi introduciamo alla scoperta di ciò che potremo gustare a…

Luglio

3 luglio: “Shin Godzilla”, di Hideaki Anno e Shinji Higuchi. Vincitore di 7 premi dell’Academy giapponese (fra cui quelli per il miglior film e la miglior regia) su 11 nomination, una rivisitazione super moderna della celebre saga nipponica avviata negli anni ’50 affidata al creatore di niente meno che Evangelion (manga e anime). Da vedere, solo dal 3 al 5 luglio.

6 luglio: “Fausto e Furio – Nun potemo perde”, di Lucio Gaudino. Lampante parodia made in Italy di uno dei franchise action più redditizi di sempre, mette a fuoco l’esistenza scapestrata di due romani che aprono un’officina voluta dai rispettivi defunti genitori, i quali tuttavia avevano loro nascosto debiti esorbitanti che non tarderanno ad essere riscossi. La soluzione: gare clandestine e contrabbando.

6 luglio: “Spider-Man: Homecoming”, di Jon Watts. Col suo terzo lungo per il cinema il regista americano al soldo della Marvel prende le redini della saga multiforme sull’Uomo Ragno precedentemente affidata a Sam Raimi, quindi a Drew Goddard. Sarà un reboot dai tratti marcatamente adolescenziali: confidiamo in una carica di nuove ispirate dinamiche. Da vedere.

Black Butterfly – Brian Goodman

13 luglio: “Black Butterfly”, Brian Goodman. Dopo il potente esordio effettuato con “Boston Streets” (2008), l’attore torna alla regia, anche se con successo di critica inferiore. Si narra di uno scrittore ormai sul lastrico (Antonio Banderas) che, offerto un riparo ad un senzatetto (Jonathan Rhys Meyers), ne diviene autentico ostaggio, obbligato a scrivere un gran lavoro e a confessare segreti insospettabili. Difficile che il clima dell’indimenticabile “Misery non deve morire” (1990) possa essere riprodotto con efficacia. Nel cast anche il noto regista Abel Ferrara.

13 luglio: “Cane mangia cane”, di Paul Schrader. Dal padre di “Affliction” (1997), “Il bacio della pantera” (1982) e “American Gigolo” (1980), un noir d’azione in cui troneggia il duo Nicolas Cage-Willem Dafoe affiancato da Christopher Matthew Cook, nei panni di un trio di malviventi usciti di galera costretti a fuggire sia i paladini della legge che altri avversari sul campo dal momento in cui l’esito di un colpo ordito da un mafioso non porta ai risultati sperati. Miste le critiche, potenzialmente allettanti gli agenti in scena.

13 luglio: “The War – Il pianeta delle scimmie”, di Matt Reeves. Dopo “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie” (2014), il regista torna al mondo fantascientifico in cui umani e primati proprio non riescono a convivere. Nel cast ritroviamo il principe della motion capture Andy Serkis, accanto alle new entry Woody Harrelson e Judy Greer; da vedere.

13 luglio: “Wish Upon”, di John R. Leonetti. Dopo “Annabelle” (2014), il cineasta californiano si riallaccia al soprannaturale mettendo in mano ad una diciassettenne bullizzata un carillon che funge da lampada magica (ma i desideri esprimibili sono 7): le conseguenze saranno a dir poco nefaste.

19 luglio: “Prima di domani”, di Ry Russo-Young. Il primo dei quattro lunghi firmati dalla cineasta newyorkese a giungere in Italia si concentra su uno schema narrativo noto, l’iterazione apparentemente inarrestabile del proprio ultimo giorno di vita, ciclo frangibile solo modificando passo passo il proprio rapporto con gli eventi e le persone circostanti. L’accoglienza si è rivelata eterogenea anche in questo caso.

19 luglio: “USS Indianapolis”, di Mario Van Peebles. Dramma bellico che descrive i cinque giorni di terrore vissuti dall’equipaggio dell’incrociatore da cui il titolo sul finire della Seconda Guerra Mondiale: consegnate le bombe atomiche da sganciare su Hiroshima e Nagasaki, la nave è stata silurata dai giapponesi, costringendo i superstiti a resistere senza alcun tipo di rifornimento in acque infestate dagli squali. Protagonista assoluto, Nicolas Cage.

20 luglio: “CHIPS”, di Dax Shepard. Due centauri a Los Angeles fautori del (dis)ordine pubblico (Shepard stesso e Michael Peña), dalla televisione al cinema: il risultato ha deluso l’America, farà altrettanto in terra italiana. Per questo motivo, evitabile.

Operation Chromite di Jae-Han Lee

20 luglio: “Operation Chromite”, di Jae-Han Lee. Un film sudcoreano in Italia mediato dall’indubbia celebrità di Liam Neeson, un regista cui sta a cuore la guerra di Corea alla metà esatta del secolo passato (l’aveva già indagata in “71 – Into the Fire”, 2010): il risultato è stato apprezzato senza eccessivi entusiasmi.

20 luglio: “Savva”, di Maxim Fadeev. Posticipata improvvisamente di oltre 3 mesi, giunge l’esperienza registica nel campo dell’animazione del cantautore russo che dona al piccolo protagonista da cui il titolo l’opportunità di salvare da uno spietato manipolo di iene se stesso e il branco di lupi in cui è cresciuto, partendo alla ricerca di un misterioso mago che vive in cima a una montagna solitaria. Adatto a chi ha potuto in qualche maniera apprezzare “Bianca & Grey e la pozione magica”, altra produzione russa per i più piccoli da noi lo scorso novembre.

27 luglio: “Crazy Night – Festa col morto”, di Lucia Aniello. Da una regista americana (ebbene sì) di serie televisive, una commedia tragicomica d’esordio in cui 5 amiche di vecchia data (Jillian Bell, Ilana Glazer, Scarlett Johansson, Zoë Kravitz e Kate McKinnon), lanciate in una notte da sballo a Miami, uccidono per sbaglio uno spogliarellista. Che fare del cadavere? Nel cast anche Demi Moore.

27 luglio: “Nemesi”, di Walter Hill. Il regista de “I guerrieri della notte” (1979), “48 ore” (1982) e “Danko” (1988) sostanzialmente sperpera il talento di Sigourney Weaver e Michelle Rodriguez, l’una chirurga plastica in cerca di vendetta per suo fratello, l’altra, colpevole dell’omicidio di quest’ultimo, vittima di un’operazione di mutazione sessuale… operata dalla prima. Sacrificabile.

Agosto

3 agosto: “Annabelle 2: Creation”, di David F. Sandberg. Il regista di “Lights Out – Terrore nel buio” (2016) dona un nuovo capitolo, corredato da un nuovo cast, alla saga dedicata alla bambola assassina ritratta in “L’evocazione – The Conjuring” (2013), da non confondere con quella riservata all’altrettanto nota Chucky (1988-2013).

10 agosto: “Casa Casinò”, di Andrew Jay Cohen. Commedia d’esordio in cui Will Ferrell e Amy Poehler formano una coppia di genitori messi in ginocchio dalle rette del college frequentato dalla figlia; decisi a risollevare le proprie sorti economiche, aprono nel quartiere un casinò non autorizzato.

La torre nera di Nikolaj Arcel

10 agosto: “La torre nera”, di Nikolaj Arcel. Al regista danese dello splendido “Royal Affair” (2012) il compito di dare avvio ad un’attesa serie di prodotti pensati per grande e piccolo schermo sulla scia dei celebri romanzi di Stephen King pubblicati fra il 1982 e il 2012. Nel cast figureranno Idris Elba e Matthew McConaughey.

17 agosto: “Atomica bionda”, di David Leitch. Dal solido ex-stuntman collaboratore di Chad Stahelski (accanto al quale ha girato il primo scoppiettante “John Wick”, 2014), un nuovo intrigante action di spionaggio dove Charlize Theron, fiore all’occhiello dei Servizi Segreti di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra, deve consegnare un prezioso dossier nei pressi di una Berlino poco sicura. Qualcosa andrà storto, ma potrà contare sul supporto dell’ufficiale governativo James McAvoy. Nel cast spiccano anche Sofia Boutella, Bill Skarsgård e John Goodman; da vedere.

24 agosto: “Cattivissimo Me 3”, di Kyle Balda, Pierre Coffin ed Eric Guillon. La Illumination Entertainment è in breve tempo diventata un esempio imprescindibile di ottimi affari a medio costo; sull’onda del successo del franchise con protagonista l’arcigno Gru, incastonato fra “Minions” (2015) e “Minions 2” (2020) giunge nelle sale di tutto il mondo il terzo capitolo ufficiale. Da vedere.

31 agosto: “Dunkirk”, di Christopher Nolan. Dopo averlo a più riprese accarezzato, il prestigiatore del cinema si tuffa nel cinema di guerra narrando, nel terzo film più rumoreggiato del 2016 secondo Indiewire, l’Operazione di evacuazione navale Dynamo attuata dagli Alleati all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel cast troveremo Tom Hardy, Cillian Murphy, Mark Rylance, Harry Styles (ebbene sì) e Kenneth Branagh; da non perdere.

31 agosto: “Miss Sloane – Giochi di potere”, di John Madden. Con ritardo sempre maggiormente accumulato approda anche da noi l’ultimo dramma diretto dal cineasta inglese conosciuto per “Shakespeare in Love” (1998) e “Il mandolino del capitano Corelli” (2001): Jessica Chastain è una lobbista che lotta per riformare la legislazione sul possesso di armi da fuoco negli Stati Uniti. Ha successo, ma deve fare i conti con le proprie relazioni. Da vedere.

Settembre

Baby Driver – Il genio della fuga di Edgar Wright

7 settembre: “Baby Driver – Il genio della fuga”, di Edgar Wright. Dal regista noto per il sodalizio con Simon Pegg (“L’alba dei morti dementi”, 2004, “Hot Fuzz”, 2007, e “La fine del mondo”, 2013), un nuovo action che segue le peripezie ad alta velocità di un giovane pilota (Ansel Elgort) al soldo di un boss criminale (Jamie Foxx). Nel cast anche Kevin Spacey.

14 settembre: “Cars 3”, di Brian Fee. Dato il crescente successo della saga, arrivata già ad incassare oltre il miliardo di dollari, la Pixar ha deciso (com’era prevedibile) di donare al suo beniamino Saetta McQueen un terzo capitolo, la cui vicenda è affidata (altra scelta immaginabile) ad un esordiente alla regia nel campo dell’animazione (come già successo per “Il viaggio di Arlo” e “Monsters University”, non a caso fra i lungometraggi meno ambiziosi della casa di produzione). Auspichiamo un po’ di lungimiranza nel miglior spirito dello Studio di Emeryville; comunque da non perdere.

14 settembre: “Gifted – Il dono del talento”, di Marc Webb. Posticipato di circa 5 mesi, giungerà finalmente la nuova fatica firmata dal regista dei due “Amazing Spider-Man”: un dramma in cui Chris Evans padre putativo della graziosa e dotatissima nipotina McKenna Grace, rimasta orfana, tenta in ogni modo di farla accedere al percorso di studi cui è destinata.

14 settembre: “Barry Seal – Una storia americana” di Doug Liman. Sotto la direzione del regista di “The Bourne Identity” (2002) ed “Edge of Tomorrow – Senza domani” (2014), il Tom Cruise dell’ex “American Made” è il trafficante di armi da fuoco e droga Barry Seal, negli anni Ottanta al soldo della CIA. Nel cast troveremo anche Domhnall Gleeson.

21 settembre: “It”, di Andrés Muschietti. Il regista del controverso horror “La madre” (2013) è stato incaricato di far lievitare il best seller di Stephen King dallo status di miniserie televisiva (1990, con protagonista Tim Curry) a quello di lungometraggio per il grande schermo. I panni del clown Pennywise andranno stavolta a Bill Skarsgård. Da vedere.

28 settembre: “Amityville: Il Risveglio”, di Frank Khalfoun. Si aggiunge un 12esimo capitolo all’estesa saga horror al cui centro sta la casa infestata più nota d’America: un reboot che a quasi 40 anni dal capostipite intende ancora una volta fare del found footage la propria tecnica distintiva. Attrazione principale, Jennifer Jason Leigh.

Emoji: Accendi le Emozioni di Anthony Leondis

28 settembre: “Emoji: Accendi le Emozioni”, di Anthony Leondis. Il secondo lungo dell’anno prodotto dalla Sony Animation eleva allo status di protagonisti niente meno che le “faccine” della messaggistica, naturalmente alla ricerca di un riscatto nella loro esistenza mono-emozionale: curiosa testimonianza di come simili linguaggi siano oramai diventati imprescindibili nel panorama contemporaneo.

Ottobre

5 ottobre: “Blade Runner 2049”, di Denis Villeneuve. Operazione tanto pericolosa quanto audace, nonché la più rumoreggiata del 2016 secondo Indiewire, il regista degli splendidi “Arrival” e “Sicario” (2015) dovrebbe avere le spalle abbastanza larghe da sostenere l’onere di dirigere il sequel di uno dei miti immortali della fantascienza, quell’iconico “Blade Runner” che nel 1982 Ridley Scott aveva portato alla luce. Il protagonista rimarrà lo stesso, il detective Deckart impersonato da Harrison Ford, naturalmente assai invecchiato dall’ultima avventura, al fianco di Ryan Gosling e Jared Leto. Da non perdere.

9 ottobre: “Ferrari 312B”, di Andrea Marini. Alla seconda prova dopo l’acclamato “Art of the Prank” (2015) il documentarista toscano osserva a distanza ravvicinata il rientro in pista di un’auto leggendaria, brevettata nel 1970 e portata nuovamente in auge da appassionati competenti.

12 ottobre: “L’uomo di neve”, di Tomas Alfredson. Dall’acclamato svedese dell’horror “Lasciami entrare” (2008) e dello spy movie “La talpa” (2011), un dramma in cui Michael Fassbender interpreta un detective della Oslo contemporanea cui viene affidato il caso di una donna scomparsa: unica traccia da seguire, una sciarpa rosa che avvolge un pupazzo di neve. Nel cast anche Rebecca Ferguson, Val Kilmer, J. K. Simmons, Charlotte Gainsbourg e Toby Jones; da vedere.

19 ottobre: “Il domani tra di noi”, di Hany Abu-Assad. Dal regista di “Paradise Now” (2005), “Omar” (2013) e “The Idol” (2015), un film di amore e sopravvivenza in cui spiccano da protagonisti assoluti Kate Winslet, scrittrice in procinto di sposarsi, e Idris Elba, medico di ritorno da una conferenza, entrambi usciti vivi da un disastro aereo.

25 ottobre: “Thor: Ragnarok”, di Taika Waititi. Affidata ad un regista già nominato all’Oscar per un cortometraggio, la terza avventura dedicata al supereroe figlio di Odino interpretato da Chris Hemsworth rivestirà un ruolo di grande importanza nell’economia drammaturgica dell’universo Marvel: Thor dovrà niente meno che salvare il proprio regno dall’apocalisse. Da vedere.

26 ottobre: “Il Vangelo secondo Mattei”, di Antonio Andrisani e Pascal Zullino. Due cineasti esordienti riflettono sulla loro identità culturale dirigendo e interpretando una commedia ambientata a Matera, comune paese d’origine, cui un regista di dubbio valore fa ritorno per mettere in piedi un documentario che riscatti la sua carriera: al centro del progetto un vecchio signore che aveva fatto la comparsa nel celebre film di Pasolini, girato in quelle stesse terre nel 1964.

Vittoria e Abdul di Stephen Frears

26 ottobre: “Vittoria e Abdul”, di Stephen Frears. L’acclamato regista di “Florence” (2016), “Philomena” (2013), “The Queen – La regina” (2006), “Alta fedeltà” (2000) e “Le relazioni pericolose” (1988) racconta la storia vera del confidente più intimo (Ali Fazal) della regina Vittoria (Judi Dench) negli ultimi anni di regno. Da vedere.

Novembre

1 novembre: “Capitan Mutanda”, di David Soren. Posticipato di circa 5 mesi (da noi), il 35esimo film per il cinema della Dreamworks Animation segue a pochi mesi di distanza il 34esimo (“Baby Boss”, in arrivo ad aprile), dando vita sotto la guida del regista di “Turbo” (2013) al supereroe in brache nato dalla fantasia a fumetti di due amici dispettosi. Da vedere.

2 novembre: “Mother!”, di Darren Aronofsky. Dall’iconico regista di “Requiem for a Dream” (2000), “The Wrestler” (2008) e “Il cigno nero” (2010), un dramma di cui ancora poco si sa a livello di trama (una coppia viene messa a dura prova dall’arrivo inaspettato di alcuni ospiti), ma che si rivela già intrigante anche solo constatando le energie creative coinvolte: la giovane mattatrice Jennifer Lawrence sarà affiancata da pezzi da novanta come Javier Bardem, Ed Harris e Michelle Pfeiffer, e ancora Kristen Wiig, Domhnall e Brian Gleeson. Da vedere.

9 novembre: “Auguri per la tua morte”, di Christopher Landon. Sceneggiati tre “Paranormal Activity” e direttone un mediocre spin-off (“Il segnato”, 2014), il cineasta losangelino ci avvicina ad una collegiale che rivive senza posa il giorno in cui è stata assassinata, intenzionata a scoprire il responsabile della sua morte.

16 novembre: “Justice League”, di Zack Snyder. Dal regista de “L’alba dei morti viventi” (2004), “300” (2006), “L’uomo d’acciaio” (2013) e “Batman V Superman: Dawn of Justice” (2016), ecco il capitolo supereroistico che lancia, alle spalle film corali come “The Avengers” e il suo sequel, i paladini della DC uniti contro le forze del male. Accanto ai volti noti di Henry Cavill/Superman, Ben Affleck/Batman, Gal Gadot/Wonder Woman, troveremo Amy Adams, J. K. Simmons, Willem Dafoe e Jeremy Irons. Da vedere.

16 novembre: “Nut Job – Andiamo a comandare”, di Cal Brunker. Affidato al non eccessivamente apprezzato regista di “Fuga dal Pianeta Terra” (2013), arriva il sequel di “Nut Job – Operazione noccioline” (2014), dove lo scoiattolo Spocchia combatte assieme ai suoi amici per salvare il proprio parco dai piani del sindaco che lo vuole trasformare in un luna park. Inutile dire che il titolo italiano ha ben poco a che fare con quello originale…

22 novembre: “Let It Snow”, di Luke Snellin. Commedia che intreccia le vicende di diversi personaggi durante la vigilia di Natale: c’è chi rimane bloccato su un treno a causa di una tempesta di neve e festeggia assieme ad uno sconosciuto, chi scopre il vero amore in vecchie amicizie, chi riflette con malinconia sulla fine di una relazione coccolando il proprio maialino nano.

30 novembre: “Gli eroi del Natale”, di Timothy Reckart. Da un regista già nominato all’Oscar per un cortometraggio, ennesima avventura animata targata Sony che mette a fuoco la storia della Natività così come la videro gli animali di Betlemme.

Dicembre

Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh

7 dicembre: “Assassinio sull’Orient Express”, di Kenneth Branagh. Dopo il celebre adattamento del 1974 firmato per il grande schermo da Sidney Lumet, i panni dell’amatissimo investigatore passano dal pensionato Albert Finney a Branagh stesso, spalleggiato da Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer e Daisy Ridley: un cast a dir poco da urlo, che si dovrà necessariamente confrontare con quello capitanato 40 anni or sono da Lauren Bacall, Ingrid Bergman (premiata con l’Oscar), Jacqueline Bisset, Sean Connery, Anthony Perkins, Vanessa Redgrave e Micheal York. Da non perdere.

10 dicembre: “Lego Ninjago – Il film”, di Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan. Dopo il successo di “The LEGO Movie” (2014) e quello preannunciato di “LEGO Batman – Il film”, la Warner Bros. Animation prepara una doppietta da giocarsi nel 2017, traendo ispirazione dalle culture sino-nipponiche per le avventure di agguerriti samurai lanciati all’assalto di draghi e uomini serpente.

13 dicembre: “Paddington 2”, di Paul King. Lo stesso cineasta dell’acclamato primo capitolo prende le redini del secondo, raccontando le indagini del dolce orsetto londinese sulle tracce del ladro che gli ha rubato un bel libro acquistato presso un negozio di antiquariato per la centenaria zia Lucy. Evidentemente, il volume nasconde qualche segreto fra le sue pagine; da vedere.

13 dicembre: “Star Wars: Gli ultimi Jedi”, di Rian Johnson. Al regista di “Looper” (2012) l’arduo compito di mantenere sulla buona rotta gli incrociatori stellari e la figura prodigiosa di Rey, l’eroina in cui la Forza ha ripreso vita non più di un anno fa. Ovviamente da non perdere.

14 dicembre: “Poveri ma ricchi 2”, di Fausto Brizzi. A un anno esatto dal primo capitolo arriva il sequel del piccolo campione delle vacanze di Natale passate: confermata la presenza di Christian De Sica ed Enrico Brignano, oltre che di Lodovica Comello, Anna Mazzamauro e Lucia Ocone.

21 dicembre: “Downsizing”, di Alexander Payne. Dal regista di “Nebraska” (2014), “Paradiso amaro” (2011) e “Sideways – In viaggio con Jack” (2004), una commedia con Matt Damon, Kristen Wiig, Christoph Waltz, Alec Baldwin e Neil Patrick Harris sulla possibilità, in un futuro non troppo remoto, di rimpicciolire la propria statura corporea al fine di ridurre i consumi energetici del pianeta, senza per questo dover rinunciare al benessere personale.

21 dicembre: “Il toro Ferdinando”, di Carlos Saldanha. La Blue Sky (“L’era glaciale”, “Rio”) progetta col suo 12esimo lungometraggio un’espansione del corto “Ferdinando il toro” (1938), l’unico a vincere l’Oscar nella decade a non rientrare nelle “Silly Symphonies” disneyane. Il protagonista è il più grosso della mandria e quelli come lui non tardano a finire nell’arena… Da vedere.

 

Written by Raffaele Lazzaroni

 

 

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