L’evoluzione della moneta nella storia: dal baratto al metallo, dalla carta moneta al contactless
“Il denaro che si ha è lo strumento della libertà. Quello che si insegue è lo strumento della schiavitù.” – Jean Jacques Rousseau
Oggigiorno è abbastanza comune pagare e ricevere pagamenti tramite carte di credito e di debito ma solo trent’anni fa il contante la faceva ancora da padrone, visto e considerato che la prima carta di credito fu diffusa nel 1950 negli USA da Diners Club Inc. e da lì in tutto il mondo.
Ma teletrasportiamoci indietro nel tempo e ripercorriamo la storia della moneta prendendo in considerazione anche la nuova infografica a cura di Consorzio Bancomat in collaborazione con Feduf, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al risparmio.
I popoli antichi come gli egizi, i cretesi ed i greci utilizzavano il baratto per i loro scambi commerciali, il baratto inteso proprio come uno scambio di bene, uno scambio di merci. Lo sviluppo e la produzione dell’economia dunque si basava sullo scambio del bestiame, del legno, del sale e dei metalli.
Intorno al VII secolo a.C., si narra, che fu il re Creso ad inventare la prima moneta dandole il nome di “elettro” per la lega metallica da cui era composta. Dall’Asia Minore spostandoci in Grecia troviam infatti l’elektron e l’inevitabile nascita del mercato. In un solo secolo nacque la figura del mercante inteso come colui che guadagna sulla sottrazione di prezzo fra ciò che acquista e ciò che vende.
Queste prime monete erano semplicemente barre di metallo di ferro, le monete preziose con più valore, si diffusero in seguito grazie all’impero macedone e romano, ed erano costituite da metalli preziosi. Una volta che si arrivò a stabilire il peso della moneta non fu più necessario pesare di volta in volta il metallo per concepirne il valore. E pian piano l’evoluzione del denaro prendeva piede.
Nel IX d.C. in Cina ci fu l’invenzione della carta moneta. A noi Europei la scoperta arrivò da Marco Polo, ma solo in età napoleonica si diffuse l’uso della banconota equiparabile al valore di un gran numero di monete.
Una semplificazione che ci ha portato ad effettuare pagamenti elevati con poche banconote in luogo di sacchi pieni di monete. Oggi le banconote sono composte da lino e canapa che le rendono più resistenti all’usura od ai piccoli incidenti.
Tutto questo sino al 1950 come sopra ho citato, e dunque, con l’arrivo dall’America della prima carta di credito che ha rivoluzionato il mercato internazionale.
Dapprima, ovviamente, le carte non erano elettroniche ma abbisognavano di dispositivi manuali che trasferivano su voucher cartacei l’impronta dei dati della carta. In Italia le prime Carte di Circuito Bancomat si diffondono nel 1983 e da qualche anno è nato il servizio PagoBancomat.
Alcuni dati interessanti presenti nell’infografica sono gli oltre 51mila ATM Bancomat rilevati al 30 settembre 2016, i quasi 1,9 milioni di POS PagoBancomat rilevati al 30 settembre 2016 ed i 37 milioni di Carte Bancomat e PagoBancomat rilevati al 30 settembre 2016.
Questi servizi ci permettono di pagare e prelevare con la massima sicurezza ed in piena comodità. E la tecnologia riguardante il metodo di pagamento è in continua evoluzione: basti pensare che dalla banda magnetica siamo giunti al microchip ed al contactless che ci permette di pagare avvicinando la Carta al POS senza dover inserire sia la Carta che il pin.
Ma come immaginiamo i pagamenti del futuro?
Se le Carte verranno virtualizzate, per esempio, sugli smartphone potremo fare acquisti direttamente con esso velocizzando le transazioni e mantenendo il controllo della Carta. Oppure quali altri metodi tecnologici si potrebbero attuare? Ci avete mai pensato?
Ed ora la parola a voi, come vi immaginate l’evoluzione della moneta nei prossimi anni?
Info
Secondo la mia opinione, fonderanno i pagamenti virtuali sui cellulari moderni con il QR-code….
in modo da avere conferma dei dati SOLO con la lettura del codice;
al contrario dell’antichità, nei tempi moderni c’è un problema nuovo, la riservatezza dei dati, che non esistevano.