“L’analfabeta politico”, poesia di Bertolt Brecht

“L’analfabeta politico”

 

Bertolt Brecht - poesia L'analfabeta politico
Bertolt Brecht – poesia L’analfabeta politico

Il peggiore analfabeta

è l’analfabeta politico.

Egli non sente, non parla,

né s’importa degli avvenimenti politici.

 

Egli non sa che il costo della vita,

il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,

dell’affitto, delle scarpe e delle medicine

dipendono dalle decisioni politiche.

 

L’analfabeta politico è così somaro

che si vanta e si gonfia il petto

dicendo che odia la politica.

 

Non sa l’imbecille che dalla sua

ignoranza politica nasce la prostituta,

il bambino abbandonato,

l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,

che è il politico imbroglione,

il mafioso corrotto,

il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.

 

Bertolt Brecht, nato Eugen Berthold Friedrich Brecht (/ˈbεɐ̯tɔlt ˈbʁεçt/; Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956), è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, tra i più grandi ed influenti del Novecento.

Nel 1913 cominciò a scrivere le prime poesie, tra cui L’albero in fiamme. Tra il 1914 e il 1915 scrisse altri componimenti, imbevuti di patriottismo (si pensi a Der Freiwillige, in cui la popolazione getta rose a un volontario di guerra, o a Der belgische Acker, dove esalta il lavoro dei militari tedeschi in Belgio durante la Grande Guerra) e di entusiasmo per la guerra e per tutto ciò che è tedesco. Le presentò al giornale di Augusta, il Neueste Nachrichten, e malgrado fossero ancora ingenue e vittime del tempo, già rivelarono un inconfondibile talento che non sfuggì al redattore Wilhelm Brüstle, che, in un articolo di trentacinque anni successivo, disse di avervi intravisto la stessa aria di novità portata da Baudelaire nella poesia francese.

Biografia tratta da Wikipedia.

 

– Altre opere di Bertolt Brecht presenti in Oubliette:

Il fumo

Aria del dio della felicità

 

 

 

3 pensieri su ““L’analfabeta politico”, poesia di Bertolt Brecht

  1. Chi……………..Chi non si riconosce nell’essere(perché dire uomo è offensivo!)descritto:Siamo corresponsabili della nostra vita.

  2. Alla luce dei risultati della magistratura di questi giorni mi vergogno di essere un abitante di questa splendida penisola,capace foce di cultura.Non voglio e non posso esprimermi politicamente ma basta poco per cadere nell’oceano del luogo comune dove tutto è uguale e nulla cambia, povera Italia diceva Battiato.Da ascoltare.

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