“La pianura è complicata” di Luca Gamberini, seconda posizione della sezione D del Concorso Oubliette 03

La pianura è complicata. Non vedi mai una fine se guardi l’orizzonte da una pianura, non ti addormenti, ti spegni a occhi aperti e labbra che si abbracciano ai denti. I silenzi sono accesi, privi di eco ma costanti, senza soluzione di continuità.”

La metafora della pianura per l’esternalizzazione di un Io poetico che sente di non avere una fine, per l’appunto come l’orizzonte che diviene eterno e costante nel suo essere. I’Io come la pianura è percepito complicato, i pensieri si compenetrano con l’energia della natura in modo tale da creare una separazione tra le costruzioni umane ed il silenzio degli eco.

La pianura è complicata” di Luca Gamberini, si aggiudica la seconda posizione nella sezione D (racconto) della Terza Edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 03 promossa dalla web magazine artistica Oubliette Magazine.

“La pianura è complicata” è un racconto breve di stampo filosofico intimista che ragiona sugli elementi della natura in contrapposizione ed uguaglianza con le condizioni umane. La terra ed i suoi corsi d’acqua divengono per allegoria il corpo fisico e le vene dell’Io, dubbioso tra ciò che è e ciò che ritiene di essere. Il corpo diviene qualcosa di incomprensibile, mentre la mente ed i suoi prodotti sono le parti più solide e conosciute.

Chi l’ha avvertita gridare ne porta ancora il rumore negli occhi quando ne parla, sono parole sudate che ancora vibrano e sussultano. Eppure la terra sa attendere senza proferire parola, l’acqua è il suo sangue che scorre, a volte deviato, a volte fluttuante. Io non somiglio alla terra, neppure so se ho un sangue che scorre e se mai ce l’avessi mi sorge il dubbio di non aver mai dipinto nulla con esso.”

La terra e la pianura diventano situazioni di stabilità sia pure nell’immenso del loro spazio e del loro agire. L’Io poetico riflette su ciò che compone il suo guscio ed irrompe con deduzioni istantanee: la certezza di non aver certezze, la sensazione di esser aggrappati sull’orlo di un precipizio inesistente, la continuità di una linea del tramonto che non ha confini e la rivelazione finale di esser anch’esso pianura.

La pianura è complicata, inghiotte luce e buio, ti copre di nebbia, su una distesa pianura non sei mai al sicuro, papaveri e girasoli, barbabietole e pomodori e poi peri innestati, campi di soia geneticamente modificati, vigneti dai grappoli pianificati, terreni, infiltrati da flebo, i quali giocano a fare i morti resuscitati.

 

Congratulazioni a Luca Gamberini per l’ottimo risultato.

 

Link diretto finalisti del Terzo Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 03” QUI.

 

Written by Alessia Mocci

 

Continuate a seguirci: in arrivo il bando della Quarta edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 04”.

Per i vincitori della Prima Edizione del Concorso “Oubliette 01″ clicca QUI.

Per i vincitori della Seconda Edizione del Concorso “Oubliette 02″ clicca QUI.

 

 

5 pensieri su ““La pianura è complicata” di Luca Gamberini, seconda posizione della sezione D del Concorso Oubliette 03

  1. Luca Gamberini. La pianura è complicata, nebbiosa, soleggiata, fonte di riflessioni.
    Complimenti!!!!!!

  2. Molto intrigante! Ma sarà possibile, come per le poesie, leggere questi racconti per intero?

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