La Romania ed il suo rapporto con gli italiani fra la fine del XIX secolo e la metà XX secolo

Anche la Romania, esattamente come l’Italia, ha uno Stato e un’unione di recente data, ma dietro a questa data si intrecciano eventi e domini e popolazioni che affondano le loro radici e le loro motivazioni nella Storia più remota. Infatti la Romania che attualmente è uno Stato membro dell’Unione Europea, posto nel sud-est dell’Europa, nell’area detta Europa Danubiana, attigua all’Europa Balcanica è stata istituito nel 1859 e riconosciuto come Stato indipendente nel 1877.

La Romania confina a nord – est con l’Ucraina e la Repubblica di Moldavia, ad ovest con l’Ungheria e la Serbia e a sud con la Bulgaria, inoltre la Romania possiede anche 244 km di litorale sul Mar Nero. Tutti i suoi confini raccontano la sua Storia.

Il nome Romania deriva dall’aggettivo latino “Romanus”, romano e il nome Romania viene usato ufficialmente per denominare le terre dell’attuale Stato di Romania solo dalla seconda metà del XIX secolo. Prima di questo tempo infatti si parlava di Valacchia e Moldavia per denominare i principati a popolazione rumena. Il nome“ Valacchi” deriva dai termini” Vlah”, utilizzati dalle popolazioni germaniche e slave per denominare tutte le genti europee di lingua latina ed infine i “ Valacchi” chiamavano se stessi “ Romani”.

Ma passarono da queste Terre anche i Celti, i Traci e i Popoli Iranici e attraverso i secoli della Storia su queste Terre si susseguirono vaste ondate di invasioni da parte di popolazioni di cultura Iranica, Germanica, Slava, Turco- Tartara, Ugrica ( Ungheresi- Siculi).Inoltre vi furono anche pacifiche immigrazione da parte di Ebrei, Armeni e Rom. Ma furono soprattutto gli Slavi nel VII secolo e gli Ungheresi nel IX secolo ad avere una certa influenza sulla Storia della Romania, fino al momento della conquista Ottomana. Ma soltanto in seguito nel XIV secolo nacquero i Principati più grandi di Moldavia e Valacchia per fronteggiare e tenere testa alla nuova minaccia rappresentata dai Turchi Ottomani che avevano già conquistato Costantinopoli nel 1453 mentre nel 1541 l’intera Penisola Balcanica e gran parte dell’Ungheria erano divenute Province Turche.

Tuttavia la Moldavia, la Valacchia e la Transilvania restarono Paesi tributari, vassalli dell’ Impero Ottomano, godendo di una larga autonomia interna e di una certa indipendenza esterna. La conquista Ungherese della Transilvania durò invece circa due secoli. Nel XI secolo la Transilvania diventò una parte autonoma del Regno Ungherese e cominciò ad essere colonizzata dagli Ungheresi e soprattutto dai Siculi e anche da un certo numero di Tedeschi che sottomisero le Popolazioni presenti in quel momento su territorio.

Nel XV secolo i tre Principati Rumeni, furono per un breve periodo, uniti dal principe Valacco Mihai Viteazul, ma l’unità scomparve quando il Principe Mihai fu ucciso, soltanto un anno più tardi, dai soldati di un Ufficiale Austriaco. Dopo quasi due secoli di dominazione Ottomana e cioè agli inizi del XVIII secolo, Ungheria e Transilvania, divennero parte dell’ Impero Austriaco degli Asburgo. Gli Austriaci a loro volta, espansero rapidamente l’Impero. Nel 1718 un’ importante parte della Valacchia, chiamata Oltenia, fu incorporata nell’ Impero Austriaco e ritornò alla Turchia soltanto nel 1739.

Nel 1775 l’ Impero Austriaco occupò la parte nord .- occidentale della Moldavia, chiamata Bucovina, mentre la parte orientale del Principato, chiamata Bessarabia, fu occupata nel 1812 dalla Russia. Ma il vento rivoluzionario che pervase l’ Europa nel 1848, soffiò anche su queste Terre, alimentando moti ed intenti rivolti alla conquista dell’ indipendenza e dell’ emancipazione nazionale. Fu così che nel 1859, dietro il suggerimento e l’incitamento di Napoleone III , Re di Francia, il Popolo di Moldavia e Valacchia si ribellò al dominio dell’Impero Ottomano e alle sue  pesanti tassazioni ed elesse Alexandru Ioan Cuza, come Principe e fu così che nacque la Romania.

Nel 1866 il Principe Tedesco Carol di Hoenzhollern – Sigmaringen, fu scelto come Principe e con una mossa atta ad assicurare un appoggio tedesco per la futura indipendenza. Infine nel 1877 il Principe Carol di Hoenzollern condusse le armate rumene in una Guerra d’ Indipendenza piena di successo e fu incoronato Primo Re della Romania nel 1881. In seguito alla fine della Prima Guerra Mondiale gli Imperi Astro – Ungarico e Russo svanirono e gli Organi Governativi creati in Transilvania, Bessarabia e Bucovina scelsero l’unione con la Romania, dando definitivamente origine all’attuale Stato di Romania, Stato membro dell’Unione Europea.

Queste acquisizioni di Terre raddoppiarono di fatto l’estensione della superficie dello Stato di Romania, fra le contrarietà dei Paesi vicini. In tutto questo periodo dal 1914 al 1927 la Romania venne governata da Re Ferdinando I. Sovrano colto ed intelligente, conscio della necessità di modernizzare il Regno, promosse nel 1923 una nuova Costituzione Liberale e una Riforma Agraria a favore dei piccoli contadini, concesse la Cittadinanza agli Eberi Rumeni e cercò di sviluppare le imprese industriali. Tuttavia improvvisamente Re Ferdinando scomparve, lasciando dietro di sé un’opera ancora da terminare e che sarebbe stata annullata negli anni successivi.

In effetti i successivi Governi Rumeni, nel periodo fra le due Guerre mantennero più la forma che la sostanza di una Monarchia Liberale e Costituzionale. Il Movimento Nazionalista “Guardia di Ferro” divenne un fattore politico rilevante in difesa di una possibile dominazione straniera. Infatti nel 1939 la Germania e l’Unione Sovietica, firmarono il patto Molotov – Ribbentrop, nei cui protocolli segreti la Germania prendeva in considerazione l’interesse Sovietico alla Bessarabia.

Come risultato del patto Molotov – Ribbentrop, la Romania si vide imporre nel 1940 la cessione della Bessarabia e con sorpresa anche della Bucovina settentrionale che in precedenza era appartenuta all’Austria e non alla Russia.. L’irruzione dell’Armata Rossa nella Bessarabia  e nella Bucovina provocò diverse reazioni all’interno della Popolazione ed anche nelle relazioni diplomatiche degli Stati d’Europa. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Romania partecipò al conflitto alleandosi con le Potenze dell’Asse nel 1941, invadendo l’Unione Sovietica e recuperando temporaneamente la Bessarabia e e la Bucovina, ma in seguito le sorti della Guerra si rovesciarono e quando la Romania cercò di trattare con gli Alleati, ricevette come risposta quella di rivolgersi a Mosca per trattare.

Alla fine della seconda Guerra Mondiale, la Transilvania fu riunita alla Romania mentre la Bessarabia e la Bucovina furono assegnate definitivamente all’Unione Sovietica. Infine l’occupazione Sovietica che seguì la seconda Guerra Mondiale sfociò nella costituzione di una Repubblica Popolare Comunista nel 1947 con l’abdicazione del Re Michele che venne mandato in esilio. Dopo il Trattato di Pace firmato con l’URSS, quest’ultima si impadronì anche dell’Isola dei Serpenti che consiste da sempre  nell’unica isola in mare aperto della Romania e che venne adibita a base militare, spostando verso ovest anche il confine sul delta del Danubio.

A partire dagli anni sessanta il Governo Comunista Rumeno cominciò a manifestare una certa indipendenza dall’Unione Sovietica anche per guadagnare consensi sia in patria che all’ estero. E infatti , pur attraverso conflitti e nervosismi, la Romania mantenne in questo periodo, contatti agevolati con l’ estero. Con la caduta del regime Comunista la Romania si avviò fra confliti interni verso un nuovo cammino di Stato democratico. Rimane così chiaro ed evidente che seppure nei diversi governi e nei diversi periodi storici la Romania sia stata sempre una Terra di Popolazioni in movimento fra le immigrazioni e le migrazioni anche pacifiche, basate sullo scambio di attività lavorative, culturali o commerciali.

Nei nostri tempi attuali per esempio, quello proveniente dalla Romania è divenuto il principale flusso migratorio diretto verso l’Italia mentre in tempi relativamente recenti è avvenuto il fenomeno contrario, costituito da un flusso di manodopera salariata (operai, minatori, edili ) che dall’Italia partiva per la Romania.

I primi flussi migratori verso la Romania da parte degli Italiani cominciarono nel XIX secolo ed anche allora la maggior parte di questi, provenivano dal Triveneto, ma a differenza degli attuali imprenditori che esportano le proprie aziende imprenditoriali in Romania, allora gli Italiani esportavano manodopera. Si dirigevano principalmente in Transilvania e nella Dobrugia conosciuta allora come la California rumena, dove potevano trovare lavoro come tagliaboschi e lavoratori del legno per conto dei commercianti Austriaci.

In questo periodo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la Romania divenne una meta rilevante per l’immigrazione Italiana, infatti in questo periodo circa il 10 -15 % dei lavoratori che immigravano dal Triveneto, si dirigevano in Romania. Si trattava principalmente di una migrazione stagionale con l’intento di trovare possibilità di lavoro nell’edilizia, nella costruzione delle ferrovie, nelle attività boschive o nelle miniere. Secondo i censimenti del Ministero degli Affari Esteri, il flusso di emigranti Italiani in Romania, arrivò quasi a decuplicarsi nell’arco di tre decenni, passando dagli 830 del 1871 ai più di 8.000 del 1901. All’epoca fu redatto anche un Manuale ( 1910 ) per l’emigrante Italiano che si spostava verso i Balcani e la Romania, come ha  reso pubblico e noto l’autore Sergio Bontempelli nel suo testo :

Quando gli Italiani emigravano in Romania”. Il Manuale era utile e fondamentale per conoscere le procedure burocratiche che permettevano l’accesso in Romania per motivi di lavoro. Il Regio Commissariato dell’Emigrazione, curatore del Manuale, raccomandava infatti di richiedere il passaporto, opportunamente vistato dal Consolato Rumeno e senza il quale si sarebbe stati respinti alla Dogana di confine. Inoltre lo stesso Manuale redatto nel 1910 invitava rigorosamente a stipulare un contratto di lavoro prima della partenza e contemporaneamente il datore di lavoro in Romania doveva munirsi dell’apposita “Autorizzazione all’ ingresso” per il proprio lavoratore straniero.

Tale autorizzazione di accoglienza lavorativa da parte del datore di lavoro Rumeno andava richiesta presso il Ministero degli Interni, in Romania.  Senza tali formalità burocratiche non era possibile entrare e si veniva respinti al confine. Infatti i Sindaci dell’allora Regno d’Italia, invitavano attraverso la pubblicazione nel “ Bollettino” del Ministero degli Affari Esteri ( nel marzo del 1901 ) a divulgare con la massima pubblicità le notizie pubblicate a tale riguardo nel Bollettino. In quanto gli operai non potevano entrare in Romania se non erano in possesso di un contratto lavorativo stipulato prima  e se non avevano il passaporto regolarmente vidimato dal Consolato Rumeno.

Successivamente nel periodo fra le due Guerre Mondiali, la presenza dei lavoratori Italiani in Romania aumentò intorno agli Trenta con un numero di circa 60.000 presenze per diminuire in seguito nel decennio successivo, intorno agli anni Quaranta. Infine sono rimasti collocati definitivamente nelle Città Rumene solo quegli Italiani che avevano scelto di rinunciare alla Cittadinanza Italiana. Queste piccole Comunità vennero riconosciute da parte del Governo Rumeno, dopo la caduta del Comunismo, attraverso lo “ Status” di minoranza linguistica e ricevendo di conseguenza il diritto di essere rappresentate alla Camera dei Deputati, da un proprio Parlamentare. Gli Italiani rimasti stabilmente in Romania si sono perfettamente integrati con la popolazione, divenendone parte integrante e ufficialmente riconosciuta.

Ma il susseguirsi degli eventi storici, politici ed economici ha fatto sì che la realtà si sia invertita lungo lo scorrere dei decenni ed oggi nei giorni nostri, la Comunità Rumena rappresenta un quinto di tutte le presenze straniere in Italia, divenendo di conseguenza la minoranza etnica più grande all’ interno del nostro territorio nazionale. L’immigrazione Rumena in italia prese il via principalmente agli inizi degli anni ’90, attraverso minoranze Rom, Ungheresi e Sassoni. L’ afflusso in Italia da parte delle Popolazioni Rumene aumentò dopo la caduta del regime Comunista e dopo la fine di Ceaucescu nel 1989. Dopo tale data la Romania si aprì ad un sistema democratico di tipo Occidentale.

Nel 1 gennaio del 2007, la Romania insieme alla Bulgaria  è entrata a fare parte dell’Unione Europea pur continuando a dovere fare i conti con alcune problematiche di carattere sia economico che etnico, in un momento Storico già complesso e complicato per l’intera Europa stessa.

La complessità interna ed esterna della Romania si potrebbe sintetizzare e riscontrare nella riflessione che il noto scrittore Irlandese Bram Stocker scrisse nel 1897 riguardo la Transilvania che rimane nella parte centrale e  nella parte a nord – ovest della Romania, definendola come “ Il posto più misterioso d’ Europa “, riferendosi implicitamente anche al Castello Bran. Il Castello Bran è il nome specifico del Castello che solitamente gli Americani e gli Occidentali chiamano “Il Castello di Dracula“ associandolo al nome del Principe Vlad Tepes ( Vlad il Diavolo)  che aveva dominato la Valacchia ed era entrato nella memoria Storia per i suoi metodi crudeli e violenti, utilizzati per sottomettere e per dominare le popolazioni. Il Castello Bran o di Dracula è divenuto fulcro e sorgente di una fonte illimitata di miti e leggende che da qui sono partite per arrivare a conquistare ogni angolo del mondo intero, sia nella Letteratura, nella Mitologia ed anche nella Cinematografia.

 

Written by  Rosetta Savelli

 

24 pensieri su “La Romania ed il suo rapporto con gli italiani fra la fine del XIX secolo e la metà XX secolo

  1. perché non scrivete come hanno trattato male gli immigrati italiani durante la dittatura comunista in Romania loro non avevano rinunciato alla cittadinanza italiana gli avevano sequestrato i documenti italiani e con la forza li avevano romenizzati cambiando i loro nomi dovevano essere uguali ai romeni e non è tutto non dovevano mai più parlare in italiano e poi non dovevano mai dire in pubblico le loro origini italiane perché era una vergogna e i romeni erano cattivi verso di loro e mi meraviglio che dicono che noi italiani siamo dei razzisti i romeni che sono a casa nostra non gli abbiamo imposto nulla non li abbiamo italianizzati e non impediamo loro di non parlare mai più il romeno…abbiamo tutti i loro delinquenti per il fatto che in Italia abbiamo leggi buoniste di fatto nessuno và in galera o se ci và ci stà poco e poi viene rilasciato…e poi manteniamo tutti i loro rom e i nostri treno non partono più dalle nostre stazioni perché rubano il rame.

    1. Antonella penso che tu abbia confuso il popolo rumeno dall’invasione Russa e Comunista avvenuta dopo la seconda guerra mondiale.

      Ti auguro di poter visitare la bella Romania per conoscere un popolo meraviglioso di discendenza latina che, ancora oggi, dopo anni di sopprusi, riesce a sorridere ed a guardare avanti.

      Mi dispiace per quegli italiani che sono stati maltrattati in territorio rumeno dai comunisti. Mi dispiace per qualsiasi popolo maltrattato.

  2. Antonella ti rispondo io, in quanto l’articolo l’ho scritto io. In questa mia relazione ho privilegiato l’aspetto storico, tenendo volutamente distanti le varie implicazioni di tipo politico.

  3. lei ha scritto delle belle balle gli italiani non volevano rinunciare alla cittadinanza italiana sono stati indotti con la forza a rinunciare alla cittadinanza italiana e sono stati trattati dai romeni malissimo come bestie di fatto li hanno deportati in colonie in zone inospitali della Romania li hanno romenizzati con la forza snaturando i loro nomi e cognomi perché i nomi italiani non hanno sonorità romene a loro veniva vietato di parlare in italiano solo romeno di fatto molti di loro non sanno più l’italiano. I romeni sono dei gran figli di puttana.

    1. Antonella gli italiani sono i più grandi figli di puttana del mondo. Il suo commento è totalmente inutile se consideriamo l’intelligenza e la capacità di esercitare un pensiero. Se invece prendiamo in considerazione l’odio ed il razzismo lei è la migliore candidata.

      1. Allora io sono una grande figlia di puttana sicuramente lei è un romeno che fa di tutta l’erba un fascio allora io le dico che voi romeni siete stati sgridati dalla comunità europea già due volte per la vostra mania di dominatori imperialisti di romenizzare con la forza (pulizia etnica)togliere l’origine delle minoranze etniche perché anche con gli ungheresi vi siete comportati così gli avete imposto nomi romeni che gli ungheresi e italiani non vogliono e dimenticare la loro lingua madre l’italiano e l’ungherese di fatto sia ungheresi ed italiani molti di loro non ricordano più l’italiano o l’ungherese hanno ucciso molti cattolici li hanno fatti fuori tutti questo mi hanno detto gli ungheresi. E poi io sono andata in Romania e vi posso dire che sono violenti e ho ricevuto violenza. E poi dato che lei mi ha detto che sono come italiana una gran figlia di puttana io il messaggio che le ho scritto non l’ho inventato l’ho letto da un documento della mia regione Emilia-Romagna(emiliani- romagnoli nel mondo)il giornalista che ha scritto sull’emigrazione italiana in romania si chiama Emanoil Arhip (come vede gli hanno snaturato il suo nome i romeni hanno un gran rispetto per noi italiani è un modenese legga il suo racconto …e la smetta di insultare gli italiani i nostri emigranti del 1800 hanno ricostruito la loro Romania ponti ferrovie l’auditorium ci sono stati architetti italiani del 1800 emigrati in Romania che hanno fatto cose bellissime gli abbiamo ricostruito il loro paese gli italiani non sono tutti mafiosi come lei vuole far credere e dopo la seconda guerra mondiale con l’avvento del comunismo i nostri emigrati italiani hanno pagato hanno sofferto sono stati deportati in zone inospitali della Romania e dopo gli hanno tolto la loro origine italiana trattenendo con la forza i loro documenti e imponendo loro nomi romeni e parlare solo romeno e dimenticare completamente l’italiano molti non lo parlano più e il resto leggete l’articolo del giornalista italo-romeno Emanoil Arhip comunque lei è un gran maleducato e deve chiedere scusa agli italiani perché li ha offesi insultandoli.

      2. Antonella, è lei che ha fatto di tutta l’erba un fascio nel suo commento precedente, la mia era una provocazione diretta esclusivamente a lei.
        Le posso dire che sono stata ospite a Cluj Napoca in Romania per sei mesi con un progetto universitario chiamato Erasmus. Il nostro vicino parente (le ricordo che sono latini di formazione, lingua e cultura) ha accolto me e gli altri universitari nel migliore dei modi. Il popolo rumeno è di una gentilezza ed onestà rara, forse presente nel sud ed isole italiane. Lei è per caso del nord Italia? La sento piuttosto razzista e piena d’odio.
        Le consiglio vivamente di amare il prossimo, anche se diverso da lei, alcune volte basta informarsi poi per percepire le somiglianze. Le consiglio inoltre di informarsi dello sfruttamento che noi italiani perpetuiamo in tutto il mondo, conpresa quella terra splendida denominata Romania.

        La revedere!

      3. allora io ho avuto una bruttissima esperienza ci sono andata in Romania e mi sono fidata di una romena sposata a un Italiano ancora nel lontano 1988/89 e pensavo che fosse una persona onesta invece no! sono violenti comunque erano altri tempi erano brutti tempi e vorrei dimenticarli ho avuto un trauma…

      4. io non sono piena d’odio come dice lei…io vi ho scritto che ho avuto della violenza ma non avete intuito il dramma che ho avuto? E poi lei è razzista perché dice che noi del nord d’Italia siamo gente fredda? Vede lei che è un intellettuale si studi la storia sia dell’occidente che dell’oriente vede le sembrerà strano ma i romeni hanno una marcia in più di noi latini o meglio dire di noi cattolici perché loro divisioni non né fanno hanno un’altra visione migliore della nostra amano l’unione della nazione….

      5. Comunque ho riflettuto del fatto che ha detto che noi italiani all’estero ci siamo comportati come dei figli di puttana le do ragione stò leggendo le due guerre mondiali e i nostri soldati all’estero specialmente nell’est Europa si sono comportati come bestie anzi c’è veramente da vergognarsi come si sono comportati.

      6. Comunque io ho avuto due miei zii emigrati uno in Germania e l’altro in Argentina sono stati bene e hanno lavorato onestamente arricchendo quelle due nazioni vede non tutti gli italiani sono dei gran figli di puttana

      7. Antonella, ogni popolo ha la mela marcia. Ogni popolo si deve vergognare per il passato. Dobbiamo imparare a non identificare più nella persona singolare un intero popolo. Mi dispiace per ciò che ha vissuto, ma in molti imbrogliano di qualsiasi nazionalità. Le assicuro che il popolo rumeno come ogni popolo è splendido e degno di conoscenza. Non chiuda le porte a possibili novità che potrebbero sorprenderla :)

  4. io non sono chiusa come pensa lei (lei non mi conosce bene perché giudica troppo in fretta le persone)Io mi sono anche fidanzata con un romeno ma tanti anni fa nel 1986 e lo sa dove…in Germania allora( ovest) soltanto che è stato sfortunato si è picchiato con un tedesco e lo sa il perché? Era un tedesco non di Germania ma della Romania perché in Romania hanno una piccola minoranza tedesca il motivo del litigio? Anche questa minoranza tedesca ha avuto la romenizzazione forzata e logicamente ha dovuto scontare una pena comunque io non ho convissuto con lui perché appena ero arrivata in Germania lui era in carcere…allora ho trascorso una settimana da mio zio (ora non c’è più) in Germania.

  5. Comunque io voglio bene alla Romania e ai suoi abitanti e mi piacerebbe tanto che anche l’Italia fosse una nazione così unita come la Romania e poi io penso che in un prossimo futuro dato che siamo nella comunità europea ci diano una cittadinanza unica europea così non ci sono più distinzioni di nazionalità.

  6. A proposito dato che avete detto che i romeni è un popolo meraviglioso c’è l’altra parte della medaglia che non si conosce perché gli italiani non conoscono che cos’era l’Impero Romano d’Oriente come identità vedrai che bella sorpresa!!

  7. Io non sono rumeno, sono italiano da sempre, ho un’età che mi consente di dire alcune cose vissute e quindi vorrei avere l’occasione di parlare con la sig.ra o sig.ina Antonella. Mi dispiace molto sentire un essere umano che parla con astio e rabbia di altri esseri umani, probabilmente senza conoscerli ne avere mai provato a frequentare queste persone o vederle nel loro ambiente naturale; la loro casa, la loro terra, il loro ambiente e la loro cultura.Vado in Romania tutti gli anni da oramai 15 anni, ho conosciuto molti romeni sia in Italia che in Romania e posso dire che fra quelli che ho conosciuto io (e sono molti)ce ne sono pochissimi che possano assomigliare seppur vagamente a quelle descrizioni fatte dalla sig.ra Antonella; hanno i loro difetti come ne abbiamo noi e qualsiasi abitante della Terra, ma nella stragrande maggioranza sono persone come noi, sinceri, onesti, laboriosi, educati; con una cultura dell’accoglienza verso chi visita il loro Paese molto rassomigliante a quella italiana degli anni 50/60. La prego signora Antonella cerchi di conoscere qualche badante romena o qualche romeno che ha lasciato la famiglia in Romania per venire a lavorare da noi e sacrificarsi per mandare qualche soldo a casa, esattamente come facevano gli italiani emigrati in Svizzera, Germania o Argentina; ci parli libera dal rancore, solo per capire come sono fatti e quali sono i loro problemi, vedrà che sono molto simili a Lei e forse incomincerà non dico ad amarli come io amo mia moglie romena, ma sicuramente a apprezzarli per quello che sono veramente. Grazie e auguri

    1. Allora… io avevo sbagliato periodo storico sono stata solo 5 giorni in Romania nel lontano 1988/89 poi mi ero fidata di un italiano traditore disonesto il quale aveva sposato una rumena la quale mi aveva nascosto le sue vere origini… io volevo solo visitare la Romania ma una volta giunta in Romania ho conosciuto la famiglia della moglie romena suo marito italiano non è venuto con noi in Romania era rimasto in Italia c’era solo sua moglie “romena” con mè in Romania ebbene il fratello di questa donna rumena (non ricordo il nome) voleva scappare dalla Romania questa rumena voleva a tutti costi che io prendessi suo fratello perché volevano la mia cittadinanza italiana. Il caso che io ho fatto una scuola d’arte e mi interessavo di arte bizantina e hanno scoperto una mia cartolina illustrata e ho scoperto una bella sorpresa… a questa famiglia gli è stata fatta la pulizia etnica in realtà NON ERANO ROMENI AL 100% MA IBRIDI NOBILI BOIARDI UNGHERESI (con una semplice cartolina illustrata sono riuscita a sapere la loro vera origine, sennò come potevo capire se hanno nomi e cognomi rumeni e parlavano solo rumeno e avevano timore di mè perché forse pensavano che io come i veri rumeni li volevo convertire in ortodossi…) mi hanno TRATTATO MALISSIMO DICEVANO CHE IO ERO INFERIORE A LORO MI INSULTAVANO non mi hanno fatto niente però ho ricevuto minacce da queste persone mi hanno fatto impazzire dalla paura anche perché ero come sequestrata da loro, per fortuna sono stata solo 5 giorni (da incubo mi hanno veramente terrorizzato). Io ho letto la triste storia degli italo-romeni lo stato italiano fa di tutto per dimenticarli perché in ballo ci sono degli interessi economici… hanno subito dai rumeni tanto male, male grandissimo oltre ai campi di concentramento alcuni di loro erano riusciti a scappare i rumeni avevano interrotto la strada per Trieste però hanno lasciato libero la strada per la Turchia era una trappola mortale di fatto molti fuggiaschi italiani hanno intrapreso la strada turca ebbene i turchi li presero e li hanno fatti schiavi in Turchia. Quelli che non sono scappati dai campi di concentramento nelle zone più estreme della Romania una volta liberati per loro c’è stata la punizione più esemplare cioè LA PULIZIA ETNICA vale a dire documenti stracciati tramite una legge del 1954 che impone (sembra una legge imperialista fascista tanto si sa che il comunismo era uguale al fascismo)insomma i nomi e i cognomi di questi italiani dovevano essere per forza modificati ( SNATURANDOLI) dovevano essere romeni al 100% quindi li SNATURARONO perché secondo il punto di vista dei rumeni (i nomi e i cognomi italiani NON HANNO SONORITA’ RUMENE…QUESTO SECONDO ME’E’ PURO RAZZISMO.) Tutto questo l’ho saputo da un giornalista italo-romeno che si chiama Emanoil Arghip lui è un modenese,è stato lui a farmi aprire gli occhi (ho pianto per questo giornalista e per tutta la comunità storica italiana di Romania). Questo giornalista dice che purtroppo non è riconoscibile la sua italianità perché i rumeni gli hanno SNATURATO IL SUO NOME E COGNOME e non molti di loro non sanno più la lingua italiana perché per 60 anni gli è stata vietata di parlare l’italiano ora stanno facendo dei corsi di italiano e vorrebbero riavere la tanto sofferta origine italiana anche nei nomi e cognomi che con ingiustizia gli è stata tolta (www.globalist.it Minoranze negate: veneti in Romania) NON SOLO MOLTI DI LORO SONO STATI CONVERTITI CON LA FORZA AD ABBANDONARE LA FEDE CATTOLICA E A CONVERTIRSI ALLA RELIGIONE ORTODOSSA Perché LE LORO CHIESE LE HANNO CHIUSE e la religione cattolica era stata bandita per il fatto che tutto il popolo romeno con il fanatismo nazionalistico comunista voleva fare una giustizia storica nel senso che (Quando sono andata in Romania mi sono accorta che sebbene sappiamo la storia contemporanea dei due blocchi contrapposti est-ovest ebbene c’era un altro filo conduttore politico e religioso che riconduceva a una storia molto più antica che io pensavo che non esistesse più estinta per sempre invece regna ancora… cioè la disputa il predominio dell’una sull’altra delle due Rome L’Impero Romano d’Oriente contro l’Impero Romano d’Occidente in questo caso il Sacro Romano Impero di Carlo Magno…(“poi questo impero Romano occidentale fu continuato con l’Impero Austro-Ungarico)… voluto dal Papa per contrastare l’Impero bizantino… )Nelle scuole italiane non insegnano bene la storia perché loro i rumeni la sanno molto lunga (non hanno fiducia nei cattolici o meglio dire dei latini che hanno fatto di tutto per distruggere Costantinopoli (e l’Impero Romano d’Oriente) e a saccheggiare tutte le chiese ortodosse ricordiamo la quarta crociata logicamente poi i bizantini riuscirono a contrastare i latini e a strappargliela di mano di fatto riuscirono a riappropriarsi della loro città Costantinopoli però ormai senza forze era ormai in declino di fatto poi nel 1453 i turchi riuscirono a conquistare Costantinopoli dicono che il cattolico è un traditore e falso per cui è meglio che non si deve interessare di certi posti nei piani alti della politica perché noi siamo un pericolo per loro dividiamo le nazioni rubiamo eliminiamo dei territori per darli ad altri… loro sono gli unici discendenti rimasti del vecchio impero romano d’oriente e romano significa unificatore insomma vogliono essere uniti e per loro noi siamo un pericolo perché il cattolico o meglio il latino è un divisionista e traditore i veri romani sono loro non noi(io li ho studiati molto bene anzi le consiglio di leggere questo libro La donazione di Costantino di Giovanni Maria Vian casa editrice il Mulino l’identità italiana…(Potere religioso e potere politico in Italia)Lo sapeva che se il Papa non tradiva l’Impero bizantino il nome Italia non doveva nemmeno più esistere doveva chiamarsi anche lei Romania (comunque ci ha pensato oggi l’associazione Unione Latina Romania area linguistica Wikipedia) anche lei e noi tutti dovevamo essere ortodossi lo sapeva questo? No di sicuro perché il Vaticano ha fatto di tutto per nascondere la vera storia agli italiani io non voglio in questo caso dare ragione a loro però ci sono tanti lati oscuri nella nostra storia il Papa ha tradito perché non voleva essere giudicato dai reati politici e i bizantini mandavano nell’isola di Crimea quei Papi che secondo loro avevano fatto dei reati di tipo politico ed è anche vero che loro i Papi si dovevano interessare solo del potere religioso e a quell’epoca erano solo vescovi, hanno tradito perché avevano altre ambizioni sia potere religioso ma soprattutto politico…L’Impero Austro-Ungarico era la continuazione dell’Impero Romano d’Occidente e i romeni hanno dovuto combattere duramente per riavere la Transilvania che era dominata da questo impero occidentale e molti erano i romeni che per colpa degli ungheresi hanno dovuto chinare la testa erano i loro servi e si fecero anche convertire in cattolici… logicamente dopo la seconda guerra mondiale i rumeni poi si vendicarono non solo dalla minoranza etnica ungherese ma anche dalle altre minoranze tedesca e italiana perché durante la seconda guerra mondiale l’Italia e con l’appoggio della Germania abbiamo tolto la Transilvania del Nord e data in regalo all’Ungheria i rumeni dicono che c’era anche l’appoggio del Vaticano (è naturale l’Ungheria è cattolica la Romania No).E per questa storia che dopo la seconda guerra mondiale i rumeni si sono vendicati contro gli italiani e le altre minoranze etniche. Poi ho saputo anche che dei grossi proprietari terrieri italiani si erano convertiti in cittadini rumeni perché c’era una legge rumena che per possedere degli ettari di terra da coltivare bisognava per forza diventare cittadini rumeni ma questo fatto è successo ancora prima della prima guerra mondiale fine 800 che poi con l’avvento del fascismo in Italia anche la comunità italiana di Romania era fascista ma anche la Romania in quel periodo era fascista quindi anche i rumeni erano fascisti e poi dopo erano diventati tutti comunisti e infine oggi tutti democratici. Mi sono molto documentata avrei altre cose da dire un’altra volta…comunque grazie di questo colloquio non mè l’aspettavo. Ho saputo che per eliminare tutte queste minoranze etniche fra cui anche quella italiana i rumeni facevano sposare per forza le la loro gente con la nostra di modo che sparisca per sempre le non solo le loro origini ma anche la lingua in questo caso quella italiana in Istria nell’ex-jugoslavia la pulizia etnica chiamata Foibe eliminavano le persone tramite fucilazione però non sapevo che c’erano altre forme di PULIZIE ETNICHE cioè eliminare togliere per sempre l’origine ela propria cultura la propria lingua madre per poi trasformali in mostri di qualcosa di anomalo perché dovevano essere assimilati e assorbiti dalla popolazione maggioritaria anche dal punto di vista religioso bisognava convertirsi nella religione maggioritaria della popolazione perché per avere un popolo veramente unito come fratelli bisogna aver una sola lingua quella rumena una sola cultura quella rumena e una sola religione quella ortodossa e questo cambiamento la famosa pulizia etnica includeva anche ebrei e rom questo era il fanatico progetto di quei delinquenti comunisti che poi sono dei fascisti rumeni per fortuna non è andato in porto però dopo 60 anni hanno recato molti danni… se la dittatura regnava ancora in Romania la comunità storica italiana doveva per forza maggiore essere eliminata per sempre… comunque i nomi di questi italiani li hanno talmente modificati che se tornano in Italia non sono riconoscibili come italiani ma come rumeni e questo è ingiusto perché il vecchio regime diceva che la cultura italiana e quella romena è la stessa cosa perché hanno una comune origine quella latina ebbene è una bella balla che abbiano una comune origine è vero però poi con il trascorrere dei secoli hanno intrapreso strade diverse la lingua italiana ha la sua identità che è diversa dalla lingua romena anche lei la lingua romena ha una propria identità che è diversa da quella italiana non si fa tutta l’erba un fascio come fanno i rumeni e poi con tutte quelle pulizie etniche hanno fatto un bel caos non solo attorno a loro si è creato molto odio da parte degli assimilati romeni (che in fondo non si sentono romeni e sono stati dominati da una cultura che a loro non apparteneva e poi le pulizie etniche sono contro i diritti dell’uomo)Io poco tempo fa ho avuto corrispondenza con un romeno ed ancora oggi dicono che la pulizia etnica è positiva è una cosa giusta (sono rimasti all’epoca del medioevo)e poi mi ha anche detto che è stato in Italia… io ho risposto a lui dato che è stato in Italia che nessuno gli ha cambiato il suo nome e cognome e che non gli abbiamo imposto di parlare solo italiano e di dimenticare per sempre la lingua romena; questo ragazzo ha pensato un po’ e poi dopo mi ha chiesto scusa però non era tanto convinto… e poi ho saputo che anche se sono in piena democrazia fanno ancora pulizie etniche con una minoranza che si chiama “Csango” questo è l’articolo Immigrazione in Italia Romania, i soldi dell’Unicef spesi per favorire l’emigrazione in Italia la denuncia dell’associazione “Amici del Csango”. Il governo romeno usa i fondi dell’Unicef e della Norvegia per pagare corsi di italiano ai componenti della minoranza ungherese e istigarla ad andarsene: è pulizia etnico-linguistica…(articolo del 14 dicembre 2014) hanno delle manie che non riescono a eliminare, di fatto questo paese è stato bacchettato due volte dalla comunità europea.

    2. io sono una badante faccio la facchina faccio pulizie faccio cucina…io sono a contatto molto vicino con loro anche in questo mondo contemporaneo non vanno d’accordo tra di loro anzi non si guardano in faccia tra quelli veri e quelli assimilati quindi non dica cazzate!!

      1. Però ho scoperto tramite la storia che noi italiani abbiamo tradito la Romania durante la seconda guerra mondiale insieme alla Germania nazista ( ho saputo da fonti romene che c’è stato anche l’appoggio del Vaticano) abbiamo rubato un loro territorio: la Transilvania del nord era stata ceduta all’Ungheria. E loro i romeni ce lo hanno fatto pagare molto caro a noi italiani facendoci la pulizia etnica e nei libri di storia italiani nelle scuole pubbliche italiane i nostri governanti a cominciare dalla democrazia cristiana compreso il partito comunista italiano lo hanno nascosto agli studenti italiani rendendoci ignoranti (di fatto ho dovuto documentarmi da autodidatta.) Perché loro si ricordano di noi…noi italiani però non ci ricordiamo di loro perché non sappiamo nulla di loro.

  8. Adesso basta non né voglio più sapere né di quel paese nè di niente altro… sono stata male per quella comunità italiana sono andata anche al centro culturale romeno a Venezia nel lontano 1986 e mi hanno parlato in modo severo di Tradimento ma a quell’epoca non sapevo l’esistenza della antica comunità italiana di fine 800 in Romania l’ho saputo solo per puro caso nel 2015 su internet adesso ho capito a chi si riferiva alla comunità degli italo-romeni i quali hanno voluto fare un partito per loro conto e ho capito che i romeni hanno paura che questo partito divida il paese perché secondo loro crea divisioni fra di loro dato che loro vogliono essere molto uniti per loro l’unione della loro nazione è una fede e la nostra comunità italiana che ormai non sono più italiani ma romeni sono visti come traditori perché tradiscono questa sacra unione. Però è anche vero che questa comunità italiana durante il regime è stata privata della sua origine italiana della sua cultura italiana e della sua lingua italiana quindi non c’è niente di male se ha voluto creare un partito tutto suo il suo stemma è la lupa capitolina di Roma per lungo tempo 60 anni sono stati degli ostaggi in mano ai romeni dei loro prigionieri (sono stati dei sepolti vivi, i loro villaggi in Romania erano fuori dal mondo li hanno costretti a vivere emarginati da tutto e da tutti questo l’ho saputo da un giornale friulano) quindi io lo trovo giusto che loro vogliono ritrovare le loro radici italiane che ingiustamente gli sono state recise.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *