Intervista di Alessia Mocci a Maurizio Spreghini ed al suo “Il sogno in una vita”

“Ricordo ancora il mio primo libro, scritto nel lontano 1996, con un foglio di carta e una biro per poi riportare il tutto all’editore con una vecchia Olivetti. Ripensandoci ho ancora nelle orecchie il ticchettio della macchina e sulle dita l’inchiostro della biro.”

Il sogno in una vita”, edito nel luglio del 2012 nel sito Lulu.com, è un romanzo di Maurizio Spreghini. Protagonisti John e Dalida in un viaggio alla ricerca dell’amore vero. Sogno ricorrente e visioni si intersecano insieme per dare rilievo alla reale predisposizione degli esseri umani di amare e vivere. Due vite che si sono incontrate diverse volte unite dal destino in una metafora sfrenata di emozioni.

Maurizio è stato molto gentile nel rispondere ad alcune domande sulla sua vita e sulla sua produzione. Buona lettura!

 

 

A.M.:  Come nasce l’idea di scrivere “Il sogno in una vita”?

Maurizio Spreghini: L’idea nasce i primi di giugno quando leggendo una delle mie poesie, denominata nel romanzo “Noi”, immagino due persone alla fine delle loro vita terrena che ripercorrono tutto il loro cammino insieme. La convinzione è che esista qualcosa legato all’amore che vada oltre la vita terrena e nel libro descrivo la vita dei corpi vissuta però dalle loro anime. Il romanzo è stato scritto in appena 10 giorni in cui la voglia di esprimere e narrare mi ha portato a notti insonni, pur di vedere l’opera terminata.

 

A.M.: Quali sono le tematiche presenti in “Il sogno in una vita”?

Maurizio Spreghini: La tematica ricorrente è l’amore vissuto, osannato, odiato, desiderato e protrattosi nel tempo in cui la mente dei due protagonisti si piegherà al volere delle loro anime. La descrizione dell’anima in una figura empirica lucente nei modi e caparbia nei fatti, che ama quella dell’altra semplicemente giocando nelle effusioni generando calore ai due che da tempo non sapevano più amare. Nel romanzo i due vivono il tutto con salti temporali, anche se è John che rivive tutta la storia descrivendo quello che sente dentro l’animo.

 

A.M.: Vita reale e fantasia. Quant’è la percentuale di realtà all’interno del tuo romanzo?

Maurizio Spreghini: Il rapporto tra realtà e fantasia è pari, in cui l’una è considerata al cospetto dell’altra direttamente proporzionale. La nostra realtà , quella di ognuno, è il desiderio costante che la fantasia prevalga facendoci vivere la vita come un continuo desiderio. Nel libro la fantasia è sostituita dal desiderio di tornare indietro nel tempo, nel periodo fanciullesco in cui ogni amore era eterno e grazie al quale si costruivano castelli in aria. John e Dalida riusciranno a tornare indietro vivendolo nel loro futuro.

 


A.M.:
Fotografia e narrativa. Perché hai scelto di inserire in “Il sogno in una vita” delle fotografie?

Maurizio Spreghini: Il connubio tra narrativa e fotografia è essenziale nella vita di uno scrittore. Nel mio libro ho voluto far immaginare tramite le foto le parole appena lette. Viviamo tutti di attimi immortalati con una macchinetta fotografica di cui avremmo per sempre una traccia, cosi nel mio libro dove ogni sussurro dei due sarà ricordato con un immagine.

 

A.M.: Tastiera del pc oppure carta e penna?

Maurizio Spreghini: Oramai al giorno d’oggi scrivere con carta e penna risulta obsoleto , anche se la sensazione provata è in quantificabile. Ricordo ancora il mio primo libro, scritto nel lontano 1996, con un foglio di carta e una biro per poi riportare il tutto all’editore con una vecchia Olivetti. Ripensandoci ho ancora nelle orecchie il ticchettio della macchina e sulle dita l’inchiostro della biro.

 

A.M.:  Oltre alla scrittura, hai qualche altra passione?

Maurizio Spreghini: Passione per l’informatica, bricolage e giardinaggio.

 

A.M.: Se potessi scegliere il luogo nel quale vivere, in quale città avresti maggiore ispirazione?

Maurizio Spreghini: Vivrei a Napoli. Amo in maniera sconsiderata questa città, in cui ho trascorso un paio d’anni della mia vita. Ho lasciato lungo i viali delle strade più interne considerate un tempo malfamate, una parte del mio cuore.

 

A.M.:  Ci sono presentazioni del libro in arrivo?

Maurizio Spreghini: Sinceramente il modo scelto per la pubblicazione non da spazio a presentazioni almeno dalle mie parti. Il romanzo è edito tramite una casa editrice online sul web (lulu.com) e le librerie del posto, ancora legate al vecchio modo di editare e pubblicare un libro, sono restie nel farlo. La lontana America insegna che l’editoria è ad un bivio, scaturito dal fatto che i costi erano eccessivi per gli esordienti e si stava perdendo la voglia di pubblicare. Sinceramente ho preferito questa strada online, percorrendo come pioniere il nuovo mercato (il libro a breve sarà su Amazon il più grande motore online di libri ). Solo il tempo mi dirà se la scelta è sbagliata oppure precursore di qualcosa di nuovo.

 

A.M.: Novità per questa ultima metà del 2012?

Maurizio Spreghini: A breve usciranno alcune mie poesie in un antologia curata da Raffaella Amoruso intitolata “Diafano Sentire” edita da Città del Sole Edizioni. A settembre uscirà, sempre online su lulu.com, il romanzo “Il volo delle rose “ della “Bottega dei viandanti” di cui sono il fondatore ed il curatore primario. Il libro scritto insieme ad altri undici scrittori narrerà delle vicissitudini di undici personaggi intercalatosi nella loro vita amorosa all’interno di un aeroporto. Sarà collegata dal filo unico del mio personaggio “Ignazio”, un venditore di rose per necessità che narrerà e descriverà le sue emozioni all’incontro dei personaggi .

 

A.M.: Salutaci con una citazione

Maurizio Spreghini: “Solo chi per un attimo/ avrà sfiorato l’infinito al fianco di una donna, / saprà che c’è qualcosa che và oltre …/ il NOI/ Solo amando veramente una volta nella vita, potremmo dire di essere andati oltre il terreno e pensare di aver sfiorato l’infinito. Dove tutto si incontra, mantenendo per sempre una linea comune.”

 

A.M.: Ringraziando Maurizio per la disponibilità dimostrata, vi lascio cari lettori il link diretto per ordinare i suoi libri:

http://www.lulu.com/spotlight/rubiath70

 

Alessia Mocci

Addetta Stampa

(alessia.mocci@hotmail.it)

 

Un pensiero su “Intervista di Alessia Mocci a Maurizio Spreghini ed al suo “Il sogno in una vita”

  1. Il libro scorre come un cristallino fiume tra le increspature dell’ anima.
    Ad ogni pagina si avverte il desiderio di voler vivere in quell’ amore, per sapere cosa si prova ad esserne avvolti almeno una volta.
    Non privo di colpi di scena, di riflessioni ,che si insinuano nel lettore che a poco a poco, si immedesima nel personaggio che gli è più affine.
    Ci sono diverse lezioni da imparare leggendone i vari capitoli. Un su tutte, la verità, che deve essere affrontata, se non si vuole esserne schiacciati, rimpiangendo un domani il non aver fatto, o il non aver detto.
    E’ un’ accurata ricerca della felicità, ma non quella materiale e/o carnale, bensì quella più pura, più rara e decisamente più appagante, quella dell’ anima.
    Il protagonista principale si evolve durante il susseguirsi dei capitoli…spesso il tornare indietro, recuperando le sensazioni della gioventù, risulta l’ unico modo per ritrovare ciò che si era.
    Un libro che consiglio di leggere ad ambo i sessi; Le donne lo ameranno per le emozioni che proveranno a fior di pelle, agli uomini ,per far si che si rendano conto che la vita và assaporata attimo per attimo.
    Elisabetta Bozzoli

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