IV edizione de “‘DU Bauladu Music Festival”, 14 luglio 2012, Bauladu

Si preannuncia come un carro armato di rock, per dirla con le parole de Il Teatro degli Orrori, la quarta edizione del ‘DU | Bauladu Music Festival, in programma per sabato 14 luglio 2012 a partire dalle ore 20, nella cornice dell’anfiteatro comunale del piccolo centro dell’Alto Oristanese.

Nome ispirato ad Antoin Artaud, Il Teatro degli Orrori è un progetto oscuro e straripante che si innesta sulle granitiche basi di un certo rock di matrice statunitense, i cui maestri rispondono al nome di Melvins, Birthday Party, Scratch Acid e Jesus Lizard, su cui fluttua la lezione della tradizione cantautorale italiana che scomoda Fabrizio De Andrè, il tutto rappresentato con l’enfasi di un monologo urticante che ha gli occhi sbarrati di Carmelo Bene.

Pierpaolo Capovilla, frontman della band, pare uscito da un romanzo di Pasolini: fino a ieri cameriere di giorno e profeta di notte, scrive canzoni che vanno dal Padre Nostro a Majakovskij. Leggendo Saviano scopre la vicenda di Ken Saro Wiwa e se ne appassiona, finendo per scrivere un pezzo che diventa un ‘tormentone’. L’ultimo lavoro del gruppo, Il Mondo Nuovo, pubblicato il 31 gennaio 2012, è un concept album di sedici tracce: sedici istantanee, sedici piccole biografie, storie di emigrazione e di migranti. A condividere il palco del festival con Il Teatro degli Orrori, i campani A Toys Orchestra.

Con un sound che non ha nulla da invidiare al Britpop ‘made in England’, i ragazzi di Agropoli sono attualmente ospiti fissi nella trasmissione ‘Volo in Diretta’, condotta da Fabio Volo in seconda serata su Rai Tre. Quella del 14 luglio a Bauladu rappresenta la prima data in Sardegna per la band.

Gli onori di casa spetteranno ai King Howl Quartet: cuore, passione e blues da Cagliari. I suoni della prima metà del novecento di artisti come Son House, Muddy Waters, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati dai King Howl assumendo forme diverse, incorporando in essi gli stili dello stoner rock, del funk, dell’hardcore punk, del jazz, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea, il più possibile diretta.

Il set di questo gruppo è un flusso di suono mai interrotto, che muta ad ogni brano parlando la lingua del blues con un accento sempre diverso. Nei loro live, l’ululato è d’obbligo. A chiudere la serata i Belzebass, duo proveniente da Bergamo, influenzato dalla scena grid/hard core e death metal con cui fondono ingredienti disparati: da bassi ruvidi a synth prepotenti, il tutto condito da un’atmosfera cupa e dark. Un genere in continua crescita in Europa che trova i suoi ‘precursori’ in gruppi come Bloody Beetroots, Fred Fredz, Toxic Avenger, Felix Cartal e che li ha portati a suonare ed essere apprezzati nei quattro angoli del pianeta Terra: Australia, California, Messico, Ungheria, Polonia, Catalogna, Korea e diversi altri paesi. Anche per loro, quella di Bauladu sarà la prima data in Sardegna.

Una delle novità di questa quarta edizione del ‘DU | Bauladu Music Festival è il progetto ‘green festival’ di sensibilizzazione ai temi del risparmio energetico, dell’uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti e dell’abbattimento delle emissioni di CO2. In partnership con Azienda Speciale Ambiente Srl, Comune di Bauladu, Ente Foreste della Sardegna e Passaggiosardegna.it, saranno messe in campo una serie di azioni volte a limitare l’impatto del festival sul territorio e a creare una maggiore consapevolezza sulle questioni dell’ambiente e della sostenibilità attraverso iniziative volte a tutelare il patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.

Nato nel luglio del 2009 con l’intento di promuovere una cultura musicale indipendente e lontana dalle logiche di “supermercato” dell’industria discografica, attraverso un’offerta musicale selezionata in base a criteri di varietà e di qualità, il ‘DU | Bauladu Music Festival ha ospitato nel corso degli anni gruppi del calibro di Africa Unite, Linea 77, Dj Gruff, Train To Roots, Mellow Mood, Askra, Menhir, Love Boat, Primochef del Cosmo, The Giannies.

Un festival non come un fatto isolato, ma legato ad una serie di iniziative di carattere culturale pianificate in diversi periodi dell’anno nella comunità bauladese. La musica concepita come entertainment ma anche come plausibile modello di “industria” del territorio, come già accade in diversi paesi dell’Unione Europea.

Una scommessa di medio-lungo periodo, quella sulla cultura, in cui i giovani ed un intero territorio credono per poter rilanciare un’area che sempre più si scopre centro di eventi di qualità e di grande richiamo. Un sogno ed una concreta realtà allo stesso tempo. Ancor più se si considerano, dati alla mano, i trend di partecipazione in forte crescita. Obiettivo per il futuro quello di creare un Distretto Culturale che metta in rete, valorizzi e produca risorse culturali durante tutto l’arco dell’anno e le integri con le infrastrutture ed i settori produttivi del territorio.

Un piccolo risultato si inizia a vedere da questa quarta edizione, con la fermata nel fine settimana del festival di quattro linee ferroviarie, di andata e ritorno, alla stazione di Bauladu che consentiranno al pubblico di poter arrivare all’evento in treno. Fermate previste a Cagliari, Decimomannu, Villasor, Serramanna, Samassi, Sanluri, San Gavino, Pabillonis, Uras-Mogoro, Terralba-Marrubiu-Arborea, Oristano, Solarussa, Olbia, Ozieri, Macomer e Abbasanta. Maggiori informazioni e orari sulla pagina facebok DU-Bauladu-Music-Festival. Organizzano la Consulta Giovani Bauladu e l’Associazione Culturale Kuntra live&events, con il patrocinio del Comune di Bauladu e della Provincia di Oristano.

 

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