“Ho tappato tutti i buchi con la carta assorbente” di Corrado Meraviglia – recensione di Emanuele Bertola

Il mondo della musica è devvaro strano, c’è chi a scrivere canzoni che trasmettano le proprie sensazioni ci prova per una vita intera senza mai riuscirci veramente, e c’è chi invece sa farlo senza apparentemente alcuna fatica, quasi fosse una capacità innata e a volte addirittura senza accorgersene, come i grandi cantautori della nostra storia, quelli che ogni qualvolta se ne ascolta un brano, ogni volta che le emozioni e le sensazioni che gli hanno dato vita viaggiano nell’etere con quella quasi paradossale naturalezza, viene da chiedersi “Ma come diavolo ci riescono?“.

È il caso di Corrado Meraviglia, quarantetreenne savonese che per buona parte degli anni ’90 milita negli EmmaPeel (ex Rimozione Forzata), portando in giro per l’Italia una musica che pescava a due mani dall’ondata alternative-rock di quegli anni e si rifaceva allo stile e al sound di gruppi come Sonic Youth, Dinosaur Jr. e in generale al panorama noise e post-rock che proprio in quel periodo viveva il suo splendore. Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli ’00 Corrado abbandona il sentiero della musica per dedicarsi al cinema, intraprende una carriera da regista che lo porta a mettere la firma su diversi cortometraggi, a vincere alcuni premi e infine a lavorare al montaggio video per la TV. Il passo successivo avviene con l’approdo nella rete, dove si fa conoscere sotto lo pseudonimo di Comavigile, titolo del suo blog.

Nel frattempo il savonese scrive canzoni per sè, per raccontare le sue sensazioni e i suoi stati d’animo, un po’ per sfogarsi e forse un po’ per sfizio, proprio queste canzoni nel 2011 convincono La Fame Dischi che il ragazzo ha talento, così l’etichetta decide di produrre il primo album solista di Corrado Meraviglia, uscito nei primi giorni del 2012 sotto il titolo “Parlo sempre con le persone sbagliate”; il disco ottiene ottimi risultati, tanto da convincere cantautore ed etichetta a mettersi all’opera per sfornare subito un nuovo lavoro, un EP di 5 brani (tra cui un remix di un brano dell’album precedente) che ha visto la luce il 30 aprile scorso dopo qualche giorno di anteprima esclusiva su RollingStone.

“Ho tappato tutti i buchi con la carta assorbente”, questo il titolo del disco, decisamente originale e forse un po’ straniante, ma non è il titolo nè tantomeno la copertina (quantomeno insolita) a colpire, sono invece le parole, appoggiate ad una musica importante ma mai invasiva, ad andare a segno. Nei testi di Meraviglia c’è tutto, ci sono le insoddisfazioni di chi è stufo di “starsene in giro a raccontarci le cazzate”, c’è un’evidente insofferenza ad una società sempre più mediocre, c’è la voglia di non pensare ai problemi e la consapevolezza che per quanto si possano evitare e nascondere i problemi torneranno, c’è la vita di tutti i giorni, raccontata con la semplicità delle chiacchiere al bar e con la schiettezza di chi ha passato i quarant’anni e di cose ne ha viste troppe per continuare a fare finta di niente. C’è un’alone di malinconia che aleggia sui pensieri di Corrado e di riflesso sulle parole delle sue canzoni, che parlano dell’amore e dei suoi crucci come dell’insoddisfazione sul lavoro, della gente incontrata per strada e delle esperienze di chi vive semplicemente come una persona normale, dipingendo scenari cittadini tra scene viste attraverso “I finestrini delle auto”, illuminati dalla luce fioca di un “Lampione” giallastro in una vietta di Roma, dove Corrado si è stabilito da diverso tempo.

5 brani cantautorali densi e ricchi di significato quelli di “Ho tappato tutti i buchi con la carta assorbente”, di difficile inquadramento stilistico per via di ispirazioni molteplici e diverse che vanno dai più classici cantautori italiani fino alle interpretazioni alternative di artisti del nuovo millennio come Vasco Brondi o Edda, ma poco conta se Corrado debba finire nella categoria Alternative-rock, nella lo-fi, nel pop o chissà dove, perchè le musiche sono affascinanti, i testi poetici e allo stesso tempo crudi e schietti, e il risultato è un EP di livello molto alto, impreziosito da un remix decisamente riuscito di “La tua vita” che porta le firme di Robottino e Danny Lo Scippo. Insomma, una conferma, per chi non l’avesse capito con il primo album, del fatto che Corrado Meraviglia è uno degli esempi di chi le canzoni se le sente dentro, di chi le emozioni le vive e le racconta, ma soprattutto le sa trasmettere in maniera splendida, con naturalezza, come se fosse la cosa più facile e normale di questo mondo….

 

 Written by Emanuele Bertola

 

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Tracklist:

1. I finestrini delle auto

2. L’ultima volta

3. Carta assorbente

4. La tua vita (Robottino & Danny Lo Scippo remix)

5. Lampione

 

Info:

http://www.facebook.com/pages/Corrado-Meraviglia/318678478149914

 

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